Descrizione |
Quello dei Pauperes commilitones Christi templique Salomonis ("Poveri compagni d'armi di Cristo e del tempio di Salomone"), meglio noti come cavalieri templari o semplicemente templari, fu uno dei primi[1] e più noti ordini religiosi cavallereschi cristiani medievali.
La nascita dell'ordine si colloca nella Terra santa al centro delle guerre tra forze cristiane e islamiche scoppiate dopo la prima crociata indetta nel 1096. In quell'epoca le strade della Terrasanta erano percorse da pellegrini provenienti da tutta Europa, che venivano spesso assaliti e depredati. Per difendere i luoghi santi e i pellegrini, nacquero diversi ordini religiosi. Intorno al 1118-1119 un pugno di cavalieri decise di fondare il nucleo originario dell'ordine templare, dandosi il compito di assicurare l'incolumità dei numerosi pellegrini europei che continuavano a visitare Gerusalemme. L'ordine venne ufficializzato nel 1129, assumendo una regola monastica, con l'appoggio di Bernardo di Chiaravalle. Il doppio ruolo di monaci e combattenti, che contraddistinse l'Ordine templare negli anni della sua maturità, fu sempre fonte di perplessità in ambito cristiano.
L'ordine templare si dedicò nel corso del tempo anche ad attività agricole, creando un grande sistema produttivo, e ad attività finanziarie, gestendo i beni dei pellegrini e arrivando a costituire il più avanzato e capillare sistema bancario dell'epoca.
La vastissima diffusione delle sedi dell'Ordine, in Europa ed anche in Italia, fu legata anzitutto alla necessità di mantenere attiva in Terrasanta la forza combattente, in termini economici e finanziari. La maggioranza degli insediamenti era rivolta alle colture agricole, ma non mancavano le sedi dedicate alla gestione amministrativa delle proprietà, al reclutamento, o al controllo di attività complementari, come l'allevamento di cavalli da trasporto e da combattimento, o le attività metallurgiche connesse con la produzione di armi. La presenza delle sedi templari in Italia ammontava ad almeno 200 località, dal nord al sud.
Nel capitolo "commende" della sua Storia dei martiri e della chiesa di Lentini lo storico locale Pisano Baudo fa il punto sulla presenza dei Templari a Lentini: "I Cavalieri Templari avevano avuto donati dal Conte Ruggiero sette feudi pertinenti al vescovado di Lentini, ed avevano occupato alle falde del colle Evarco, sul terreno piano, l'antichissima chiesa eretta da S. Neofito, e dedicata a S. Andrea Apostolo. Essendo stata assegnata questa chiesa nel 1126 dalla Contessa Adelaide al monastero di S. Andrea di Piazza dell'Ordine di S.Agostino, il Conte di Modica Riginaldo fondò una casa sotto il titolo di S. Leonardo, e la diede ai religiosi militari Cavalieri Templari, con la dotazione del fiume pescatorio di Lentini, ossia il Pantano salso. Questa donazione fu conferamata da Federico II con diploma del 1210…"
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