Abbastanza diffusi e ben rappresentati sono i boschi orofili a Betula aetnensis sui substrati incoerenti, quelli a Pinus nigra ssp. calabrica sugli affioramenti rocciosi, mentre meno frequenti sono le faggete extrazonali e le formazioni a Populus tremula. A quote piú basse si rinvengono boschi decidui a Quercus cerris o a Quercus congesta. Sulle sciare vulcaniche e nei campi lavici si osservano aspetti di vegetazione pioniera a piccoli arbusti o boscaglie a Genista aetnensis.
Si tratta di un sito di notevole pregio paesaggistico e naturalistico per la presenza di vari tipi di formazioni boschive ben conservate e ricche floristicamente. Si rinvengono inoltre diverse entitá che nell'area regionale sono rare o ritenute di rilevante interesse fitogeografico, a loro volta menzionate nell'elenco riportato nella sezione 3.3 (D).La fauna presenta notevole interesse soprattutto per quanto riguarda gli invertebrati fra i quali molte specie si trovano al limite meridionale del loro areale di distribuzione, come ad esempio Oncopsis subangulata (J. Sahlberg, 1871), omottero a distribuzione eurosibirica, strettamente legato alla betulla per la sua alimentazione, presente in Sicilia soltanto in questa stazione.
Fonte La Sicilia in Rete.
Indicazioni percorso: Seguite la carrereccia per i Monti Sartorius. Superati i Sartorius mantenetevi sulla sinistra fino a raggiungere il rifugio di Monte Baracca.