Descrizione |
I monti Sartorius nacquero, nel versante nord-est dell'Etna, a seguito dell'eruzione del 1865 che ebbe inizio il 29 gennaio e si concluse nella metá di giugno dello stesso anno.
L'attivitá del vulcano ebbe inizio, con emissione di vapori e gas dal monte Frumento delle Concazze, alle ore 14,30 del 28 gennaio 1865 seguita da rombi e scuotimenti e scosse sismiche. Il 29 gennaio alle ore 23 si manifestó un forte sisma che interessó tutta l'area orientale del vulcano provocando panico negli abitanti di tutti i comuni dell'area reiterandosi per alcune ore; poco dopo tre fontane di lava sgorgarono da fenditure apertesi tra 1800 e 1750 m. s.l.m. Il 30 gennaio ad est di monte Frumento si aprí una fenditura di circa 400 metri che emise ulteriori 8 fontane di lava. Con passare del tempo le fratture e i punti di emissione continuarono a spostarsi verso est con la formazione di otto coni tutti attivi tra il 4 il 5 febbraio. L'eruzione sembró rallentare ma riprese vigore tra il 19 e il 25 marzo. Le colate furono almeno tre di cui la piú bassa, verso nord-est si fermó il 9 febbraio mentre una successiva si arrestó il 12 dello stesso mese. Una nuova colata circondava Monte Chiovazzi alla fine di marzo raggiungendo la massima lunghezza il 4 aprile. Dopo varie emissioni successive l'attivitá cessó nella metá del mese di giugno.
Wolfgang Sartorius von Waltershausen é stato un geologo e astronomo tedesco. Studió scienze naturali e fisica all'universitá di Gottingen, specializzandosi in mineralogia. Waltershausen in un disegno di August Kestner (Roma, 22 maggio 1843). Nel 1834 eseguí una serie di studi sul magnetismo in diverse parti del continente europeo. Nel 1838, accompagnato da Christian Henry Frederick Peters, arrivó in Sicilia, dove rimase fino al 1843.
Di questo periodo sono alcune opere importanti, quali: la meridiana della Cattedrale di Acireale (1843), lo gnomone dodecaedrico nel giardino Bellini a Catania ed una meridiana nella chiesa del Monastero di San Nicoló l'Arena (1841), sempre a Catania. Inoltre, eseguí numerosi studi e cartografie sulle lave formatesi nei secoli. Rimarrá in Sicilia sino al 1843. Tornó in Germania, spostando la sua analisi sullo studio dei vulcani islandesi. Ebbe conferito l'incarico di professore di mineralogia e geologia presso l'Universitá di Gottingen (1846). Alcune importanti pubblicazioni del periodo: hysisch-geographische Skizze von Island mit besonderer Rocksicht auf vulkanische Erscheinungen (1847), Die vulkanischen Gesteine in Sizilien und Island und ihre submarine Umbildung (1853) e Geologischer Atlas von Island (1853). Seguiranno una serie studi scientifici sul clima del XIX secolo. I crateri della eruzione del 1865 dell'Etna verranno dedicati a lui e battezzati per l'appunto Monti Sartorius. Nel 1845 per descrivere la massa di fondo scura dei tufi di Palagonia (Sicilia), conió il termine Palagonit-tuff, Palagonite. In seguito, rinvenne la Palagonite anche nei Tufi Islandesi. Morí nella cittá natale il 16 ottobre del 1876. Lo studio sulle lave e cavitá dell'Etna Der Aetna, sará pubblicato postumo (1880).
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