Descrizione |
Monte Venere fa parte dei luoghi di ambientazione del romanzo "L'amante di Lady Chatterley" romanzo di David Herbert Lawrence, considerato uno tra i romanzi piú famosi del XX secolo.
L'amante di Lady Chatterley, pubblicato nel 1928 e successivamente ritirato per oscenitá, venne ispirato dalla condotta licenziosa della baronessa tedesca, Frieda von Richthofen, moglie dello scrittore inglese. Durante il loro soggiorno a Taormina, Frieda, ebbe, infatti, modo di esprimere la propria esuberante sensualitá, tra i vigneti e le cascine delle campagne di Castelmola, con il giovane mulattiere molese, Peppino D'Allura, che aveva il compito di accompagnare la baronessa alla villa della sua padrona, la signora Betty, la quale viveva a monte Venere ad 800 metri sul mare. Tra un dolcetto e l'altro “Lady Chatterley”, raccontava alla sua amica, i giochi erotici nella splendida e selvaggia Sicilia lungo le mulattiere di Monte Venere.
Ma Monte Venere é stato anche uno dei luoghi di elezione di Florence Trevelyan era una nobildonna inglese che si stabilí a Castelmola in seguito al suo matrimonio con il professor Cacciola. Imparó ad amare questi luoghi meravigliosi a tal punto da costruire il suo paradiso di pace e tranquillitá su queste pendici. La comoda e piccola casetta in pietra locale, abbellita da vialetti, aiuole e spianate lastricate e ancora oggi visibile, all'ombra dei pini, sul belvedere panoramico. La Trevelyan impegnó parte delle sue finanze nell'acquisto di vaste aree incolte assumendo operai per il rimboschimento e trasformando queste aspre montagne in boschi di eucalipti, castagni e querce. Contribuí alla realizzazione della villa comunale di Taormina e delle due casette per i giochi dei bambini. Progettó, inoltre, la mulattiera di Scalazze: una scorciatoia per raggiungere Monte Venere.
Un bellissimo sentiero, brullo ma panoramicissimo, arriva sino in cima al monte passando anche dai ruderi del Café Monte Venere (foto), simbolo aristocratico ai tempi della Belle Epoque, quando i viaggiatori passavano da questo ristoro durante la visita alle campagne dell'entroterra taorminese.
Entroterra dove molti stranieri avevano acquistato terreni.
Tra questi lady Trevellyan, della corona reale inglese, esiliata (a suon di vitalizi) dalla corte perchè se la intendeva con il cugino, futuro re e figlio della regina. Arrivó a Taormina e da questa parti sposó il sindaco (il dotto Cacciola) e si dilettó con la realizzazione di splendidi giardini (l'attuale villa comunale di Taormina era il giardino di casa sua) e varie opere di bene.
Su monte Venere (nei pressi) acquisto un terreno e si costruí la sua residenza di campagna che amó cosí tanto da voler essere seppellita da questa parti.
Monte Veneredeve il suo nome ad un piú o meno probabile culto della dea dell'Amore da queste parti, 2500 anni fa, quando i sicelioti (greci di Sicilia) dettavano legge.
Dalla cima si vedono perfettamente l'abitato di Castelmola, il castello Arabo ed il teatro Greco di Taormina, Isola Bella e, maestosa, l'Etna. Cosa chiedere di piú ad un panorama?
Info da Comune di Taormina |