Descrizione |
Chiesa Madre, dedicata a san Nicola di Bari nel 1789, si eleva su un colle di straordinaria panoramicitá, dal quale l'occhio puó spaziare dall'Etna a Taormina, alla Calabria, ad Augusta e al quale si accede per una scalea monumentale, con l'emiciclo alla base eccentrico rispetto all'asse della chiesa, in forte pendenza. Il prospetto scandisce gli spazi interni mediante pilastri in pietra lavica porosa sormontati da una architrave ornata da mascheroni e da un timpano triangolare su cui si erge lo snello campanile in arenaria di fattura recenziore. La monumentalitá del portale d'ingresso é sottolineata da due basamenti sorreggenti delle colonne ioniche aggettanti, sulle quali poggia una trabeazione a raceni e una finestra adorna di semicariatidi, teste di angeli e maschere. L'interno di impianto cinquecentesco con forti richiami brunelleschiani, certamente rimaneggiato dopo il terremoto del 1693, é a tre navate con transetto, separate da arcate romaniche sostenute da pilastri in pietra lavica culminanti nei due archi trionfali che separano la navata centrale dall'abside. Al suo interno solenne ed arioso, arricchito recentemente da finestre policrome istoriate con figure dei dodici apostoli, si possono ammirare gli altari in marmo intarsiato; le cappelle del Sacramento e del Crocifisso decorate a stucchi di scuola del Serpotta, gli unici rimasti dopo il restauro del secondo dopoguerra che ha riportato il momumento allo splendore originale; un monumentale organo del 1824 costruito dall'acese Patané; statue lignee settecentesche; la formella con la "deposizione", copia dell'originale del Gagini in Santa Maria del Gesú in Catania, sormontante l'ingresso della sacrestia e i resti di un affresco, attribuito a Paolo Vasta, raffigurante "Cristo nel Getsemani".
Da Comune Trecastagni |