Il cielo di Gennaio

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Giove, Saturno e Mercurio restano visibili al tramonto a Sud-Ovest il primo nella costellazione dell’Aquario, gli altri due nel Capricorno. Venere invece lascia il cielo tardo-pomeridiano per riapparire, dopo la seconda metà del mese, prima dell’alba ad Est Sud-Est insieme con Marte. Spetta ad Orione il titolo di costellazione più bella del cielo invernale. Cacciatore dagli occhi celesti, usciva di notte accompagnato dal suo fedele segugio, Sirio, in cerca di prede. Ed anche ora Sirio (la stella più brillante del cielo notturno) sta accanto ad Orione.

Ad Ovest, nella costellazione del Toro, ritroviamo gli ammassi stellari delle Iadi e delle Pleiadi (Puddara in dialetto siciliano). Gli antichi usavano le Pleiadi per misurare la vista: se ne riuscivano a vedere almeno 7 sapevano di non avere problemi di miopia (con l’inquinamento celeste delle nostre città non preoccupatevi troppo se non riuscite a risolverne sette, sarebbe già molto vedere l’ammasso).

Altre presenze immancabili sono le due Orse e Cassiopea, le ritroviamo a Nord mentre allo zenit rinveniamo la costellazione dei Gemelli (con le stelle Castore e Polluce) e l’Auriga con la bella Capella, la terza stella più brillante dell’emisfero boreale dopo Vega ed Arturo (che sorge tardi nella notte nella costellazione di Boote).

 

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