Infatati

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Da piazza Bonadis a Catania la fiaba di “Infatati” si allarga e abbraccia tutta la Sicilia, da Palermo, a Malfa, all’Etna. Fiaba dicevamo perché i personaggi, i luoghi e le situazioni vivono il mondo dolce dei ricordi, dei sogni e delle speranze. I paesaggi e le persone si confondono in un’osmosi che ne sfuma i contorni: l’Uomo, nel racconto di Paolina Campo, diventa Natura e risulta impossibile individuare i confini fra i personaggi e l’ambiente.

La vita di Franco  detto u Rizzu per la chioma riccioluta, felice sineddoche che non solo ci restituisce fotograficamente il personaggio ma che ne individua anche il carattere e il temperamento,  serve all’autrice per ripescare dalla memorie aneddoti, racconti, ambienti. Sono ricordi di una Sicilia “dolce”, forse sonnolenta, ma mai brutale, sono le memorie degli avi e delle fate che sicuramente hanno accompagnato (e accompagnano) la vita di Paolina Campo. Infatati sono i personaggi del romanzo, infatati sono gli ambienti, le città, infatata è l’Etna madre e padre di tutti; infatati ovvero animati dal soffio delle fate ma anche infatuati , invaghiti, innamorati di un amore dolce, a volte triste, ma mai disperato neanche quando arriva la morte del protagonista.

Paolina Campo. Infatati. A & B, 2023.

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