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E’ tragico il consuntivo incendi di questa estate. Mezza Sicilia bruciata fra l’indifferenza e l’impotenza di una classe politica inetta e ignorante. Sono bruciati i boschi, i limoneti, le aree urbane senza che si riuscisse a intervenire efficacemente, anche perché l’emergenza non può essere improvvisata. Un’attenta programmazione avrebbe senz’altro, se non evitato, per lo meno limitato al minimo i danni. Ovviamente da questo scempio non si sono salvate le aree archeologiche. Ci chiediamo quanti assessori regionali, sindaci, presidenti di regione e di aree protette si siano dimessi riconoscendo i loro errori? La risposta è semplice: NESSUNO! A noi che non siamo fatalisti non resta che incrociare le dita e sperare per il futuro nel fato benigno ma, ovviamente, rimaniamo profondamente scettici.
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