Senza regole.

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Mentre in Italia si afferma sempre più, soprattutto fra i giovani, una nuova sensibilità verso i temi dell’ambiente e la ripulsa morale verso le armi, c’è chi pensa di promuovere un’attività venatoria senza limiti solo per accattonare qualche facile consenso.

Riassumiamo il nuovo testo sulla legge della caccia proposta al senato da Fratelli d’Italia:

  • Sarà possibile cacciare a chi ha compiuto 16 anni, “previo consenso del proprio tutore”. Oggi non si può impugnare un fucile nei boschi se si è minorenni.
  • Attività venatoria possibile all’interno delle aree protette e demaniali
  • Trasporto delle armi autorizzato nei parchi – sono venticinque quelli nazionali – e nelle riserve, abbattendo il divieto esistente.
  • L’area di proibizione assoluta dell’atto ludico-sportivo non potrà superare il 30 per cento del Paese, il 20 per cento nella zona alpina. “Bisogna riperimetrare le aree protette”, dice l’articolo 4.
  • Abolite le giornate del silenzio. La caccia vedrà l’apertura nella prima decade di settembre e chiuderà nella terza decade di febbraio, senza tutti quei vincoli basati sulle preaperture regionali.
  • Ogni doppiettista potrà scegliere tre giorni a settimana per le sue battute.
  • Saranno abolite le giornate del silenzio (martedì e giovedì).
  • L’addestramento dei cani, ora conteggiato come “momento di caccia”, diventerà libero, possibile anche nelle fasi di ferma.
  • I titolari e dipendenti di attività turistiche, agricole e anche venatorie potranno sparare tutto l’anno, basterà essere proprietari, per esemplificare, di un agriturismo.
  • Per quanto riguarda la selvaggina migratoria, ogni possessore di licenza sarà libero di muoversi in tutta la regione di appartenenza e, quindi, avrà trenta giorni per proseguire sul territorio nazionale.
  • Ogni specie può diventare un’esca
  • Si potrà cacciare sui campi nevosi (oggi possibile solo sull’arco alpino) e nelle zone di piena dei fiumi (cosa proibita dall’Unione europea).
  • Sarà possibile catturare ogni specie cacciabile per utilizzarla come richiamo, e non più soltanto utilizzando sette specie indicate dalle leggi in vigore.
  • Saranno derubricate a sanzioni amministrative alcuni reati di caccia, considerati dalla destra “minori”.
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