San Nicola

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995846_10202513200145666_675927073_nE’ una delle più antiche e suggestive chiese di Castiglione. Essa s’innalza proprio sulle sponde del fiume Alcantara, accanto all’antica strada regia che collegava Messina a Palermo attraverso l’interno dell’isola. Sorta in epoca normanna, fu cappella del monastero dei monaci cassinesi che ivi si erano stabiliti. All’interno sono stati scoperti nell’abside anche degli affreschi bizantineggianti d’un certo rilievo: un Cristo Pantacratore con i dodici apostoli e, sulle pareti laterali, un’immagine della Madonna che tiene in braccio il bambino Gesù. L’affresco è molto simile a quello della Madonna del Pileri di Randazzo (sec. XI) che si trova nella chiesa di Santa Maria , con la differenza che l’una tiene il bambino col braccio destro l’altra col sinistro. Nei pressi della chiesa, in Contrada Marca, nel Settembre del 1989 venne alla luce una Tomba Sepolcrale della Tarda Eta’ del Rame – inizio del Bronzo Antico. Nella galleria sotterranea di circa quindici metri lunga fu rinvenuto il seguente materiale archeologico: 1) Cospicue quantità di ossa umane depositate ad unico livello di deposizione funebre; 2) Un teschio con quattro lame di selce al disotto; 3) Quattro vasi, di cui uno non più ricomponibile, uno intatto e due già ricomposti, quindi in discrete condizioni. Tali ritrovamenti ci portano un po’ indietro nel tempo, allo sviluppo del “Castellucciano Maturo”, e dunque più accostabile allo stile di S. Ippolito, che va dal Neolitico, all’ultima Età del Rame, mentre il Castelluccio risalente alla prima Età del Bronzo, fa sviluppare nella Sicilia Meridionale le caratteristiche abitazioni rurali di piccole dimensioni. Questo periodo dell’Eneolitico è caratterizzato dal modo in cui lavoravano la ceramica e cioè che l’impasto ricavato era di colore bruno, mentre la superficie dei manufatti veniva colorata in rosso corallo; ed il modo in cui venivano disposte le anse per la presa. Notizie tratte da Castiglione_di_Sic e da Comune di Castiglione di Sicilia.

Foto di Etnanatura, Michele Torrisi e Gaetano Di Stefano

Sentiero Etnanatura: San Nicola.

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