“Inutili ca ‘ntrizzi e fai cannola”, triste storia di un sito archeologico.

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“Eccezionale, fantastico, magico” , non risparmia gli aggettivi l’ispirato corrispondente catenoto di un giornale locale. E così il titolo “Un magico tributo a Battiato…” e nel sottotitolo “grande successo e pienone di pubblico … una rinascita”! (il punto esclamativo è nostro). Qualcun altro/a è andato/a oltre ricordando l’Araba Fenice, uccello mitologico che rinasce dalle ceneri (non è stato scomodato Dante “che la fenice more e poi rinasce”, ma poco ci mancava). Un successo!

Francuzzo pare che applaudisse dal cielo orgoglioso (?) di tale tributo. E poi erano presenti tutti: la sindaca per prima (“qui c’è la nostra identità e anche la nostra rinascita” ha declamato con enfasi), ma anche la Prefetta. Non citato pensiamo fosse presente anche il presidente del “Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della valle dell’Aci”.

Ci chiediamo dove fossero le esimie autorità mentre il parco si riempiva di rovi e di erbacce (a proposito sono ancora presenti in una zona non intaccata dall’incendio come si può evincere dalle foto).

Melassa dicevamo, e va bene, ma il nostro corrispondente poteva risparmiarci l’ultimo slancio lirico “un emiciclo da oltre 1000 posti, immerso nel verde…”!!!! Nel verde!?? Si scherza! Ma se è bruciato tutto di quale verde parliamo?????????

“Cuccurucucu palomaAhia-ia-ia-iai cantavaCuccurucucu palomaAhia-ia-ia-iai cantava”.

Ciao Franco.

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