Torre Casalotto: degrado e distruzione.

Share Button

26-12-2015 10-36-05

I nostri amici più attenti si accorgeranno che il titolo di queste note è quasi uguale ad uno precedentemente pubblicato e riferito alla località Gazzena di Acireale. Cambia il sito, cambia il comune ma non cambiano le condizioni di degrado. Abbiamo visitato ancora una volta la Torre di Casalotto, in quel di Aci Catena, nella speranza di ritrovare una situazione ambientale migliorata. “Spes contra spem” diceva san Paolo riferendosi alla fede di Abramo: “Egli ebbe fede sperando contro ogni speranza …”. I vecchi siciliani invece ci ammoniscono che “cu di spiranza campa dispiratu mori”.

Non siamo morti, come da proverbio, ma disperati sì nel constatare lo stato di profonda, temiamo ineluttabile, incuria del sito: lastre, tubi e vasche di eternit, elettrodomestici, alberi sradicati e l’edificio parzialmente ma irrimediabilmente crollato. Le foto che alleghiamo testimoniano dell’obbrobrio a cui abbiamo, nostro malgrado, assistito. Ancora una volta dobbiamo piangere un patrimonio culturale e paesaggistico irrimediabilmente degradato e dimenticato da quella stessa classe politica che, in periodo elettorale, presentava progetti di recupero e valorizzazione non solo ambiziosi ma addirittura faraonici. Ecco cosa scriveva l’attuale sindaco di Aci Catena nel suo programma elettorale: “… recuperare il patrimonio immobiliare suburbano con attenzione particolare al recupero dei casali di Torre Casalotto da ristrutturare con la creazione di ambienti polifunzionali dove ospitare convegni, congressi, mostre d’arte, concerti di musica classica e accogliere un museo civico permanente, un orto botanico e una facoltà dell’Università di Catania o dell’Università ore di Enna …”. Lasciamo ai nostri lettori le considerazioni del caso.

Sito Etnanatura: Torre di Casalotto.

Share Button