Campanarazzu

Share Button

03-03-2014 13-30-51L’undici marzo del 1669, preceduta da una serie di terremoti, l’Etna inizio ad eruttare: fu la colata lavica più distruttiva che si conosca. Il 29 marzo la colata raggiunse e seppellì l’attuale cittadina di Misterbianco risparmiando solo il campanile dell’antico monastero di Santa Maria De Monasterio Albo che da allora prese il nome di Campanarazzu. Notizie storiche precedenti fanno risalire l’edificazione della chiesa perlomeno all’anno 1353 anche se il tempio dovette subire molte trasformazioni nel XVI secolo. Il successivo tremendo terremoto dell’undici gennaio del 1693 determinò la caduta rovinosa del campanile. Una campagna di scavi condotta dalla sovrintendenza di Catania nel 2009 riportò alla luce i resti dell’antica chiesa. Del primitivo impianto è rimasto ben poco: un portaletto tardo-Gotico bicromo e forse anche i resti del battistero e di una cripta. Le paraste, gli altari e il cappellone centrale denunciano l’appartenenza al primo Rinascimento siciliano, mentre il pavimento esagonale è chiaramente di fattura secentesca. Al di sotto sono state individuate diverse cavità interpretate come cripte. Il sito è ancora adesso privo di copertura, in balia delle intemperie dei vandalismi reiterati. Un ringraziamento per le foto e le notizie va a Michele Torrisi e Salvo Nicotra.

Sito etnanatura: Campanarazzu.

Share Button