• etnanatura

  • Current
Italiano English Etna - Giovedì 25-04-2024 07:13:24 - Il sole sorge alle 06:08 e tramonta alle 19:46 - Luna gibbosa calante luna
Le news di Etnanatura -- Coste santa Febronia -- Eremo santa Febronia -- Torre san Filippo -- Cugno Case Vecchie -- Santa Lucia di Mendola -- Hanno visitato il sito: 93.013.309 utenti - Nel 2024: 1.693.051 - Nel mese di Aprile: 293.185 - Oggi: 2.983 - On line: 96

Foto - Santa Maria di Mili
Per saperne di più: pagina Etnanatura--> Santa Maria di Mili

Foto di: Gaetano Cannavò

Descrizione:
La chiesa normanna Santa Maria di Mili è una tra le più antiche testimonianze di architettura religiosa normanna della Sicilia e della città di Messina. La chiesa, con l'annesso ex monastero, sorge sulla riva sinistra del torrente Mili nei pressi dell'abitato di Mili San Pietro, nel comune di Messina. Edificata intorno al 1090 dal Gran Conte Ruggero I di Sicilia (che nel 1092 vi fece seppellire il figlio naturale Giordano, morto in battaglia a Siracusa) e da lui affidata, nello stesso 1092, ai monaci basiliani guidati dall'egumeno Michele, la chiesa sorge probabilmente sul luogo di un precedente cenobio di epoca bizantina.
L'abbazia basiliana, tra le più importanti della Sicilia medievale, conobbe periodi di splendore e decadenza che si alternarono fino al 1542, anno della cessione, ad opera di Carlo V, dell'abbazia al neocostituito Grande Ospedale di Messina.
Nel 1866, in seguito all'emanazione delle leggi eversive dello Stato unitario, il monastero e la chiesa furono incamerati dal Demanio; il monastero fu venduto a privati, mentre la chiesa è tuttora patrimonio del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'interno.
Nonostante un intervento di ristrutturazione nel 2004, la Chiesa di Mili San Pietro è tutt'ora chiusa al pubblico. La parte più notevole della chiesa è quella absidale, in cui spiccano le tre cupole emisferiche, la maggiore e le due minori, di chiara matrice islamica e l'abside centrale, l'unica emergente all'esterno, in stile romanico. La chiesa fu ingrandita nella prima metà del XVI secolo, subendo un allungamento longitudinale che determinò la realizzazione di una nuova facciata e l'innalzamento del livello della copertura. A seguito degli interventi di restauro post terremoto operati dall'architetto Valenti, la chiesa fu totalmente spogliata all'interno degli stucchi, degli intonaci e degli altari. Provengono da essa una tavola del 1638 del pittore Francesco Laganà raffigurante la Madonna del Rosario raffigurata tra devoti oranti, un'acquasantiera in marmo cinquecentesca ed una campana settecentesca, custoditi nella chiesa parrocchiale di Mili San Pietro. La lapide che ricorda la sepoltura di Giordano è conservata nei depositi del Museo regionale di Messina.
Fonte Wikipedia.
Avvertenze - Chi siamo - Mappa del sito - Siti amici - Sitografia Etna - Scrivici

© 2024 Etnanatura.it - Camillo Bella - Tutti i contenuti del sito sono distribuiti con licenza Creative Commons attrib. non comm.4.0 Italia(CC BY-NC-SA 4.0 DEED)