Descrizione |
Il culto per Santa Domenica ad Adrano esisteva giá al tempo del Conte Ruggero e di sua nipote Adelicia, come riferisce il Prevosto D. Petronio Russo nell'opuscolo "cenno storico sul martirio e sul culto di Santa Domenica, vergine e martire" (Adernó 1911): In suo onore sulla riva destra del fiume Simeto, in contrada Sciarone un tempio era stato dedicato a Santa Domenica. Adelicia (che aveva ereditato dal padre il vasto territorio di Adernó e che aveva istituito il grande conservatorio delle Vergini povere in Adrano, cui aveva donato le contrade Pulichello e Sciarone) raccomandava ai fedeli cristiani, abitanti presso le due chiese di Santa Maria (che si trovava sulla sponda sinistra) e di Santa Domenica che seguitassero a vigilare perchè non fossero profanate dai Saraceni.
Dell''antica Chiesa, forse di etá bizantina, che si trovava nel casale di Carcaci vecchio, oggi all'interno della proprietá del Cavaliere Ferrante di Carcaci, rimangono alcuni ruderi dell'abside, quasi sommersi da sterpaglie. In essa nel 1517 sostarono i cavalieri lentinesi, provenienti dal Convento di Fragalá, che lasciarono delle reliquie dei Santi Alfio, Filadelfio e Cirino. Nel XVII sec. il culto fu trasferito sulla riva opposta del Simeto, nella vicina Chiesa dedicata a Santa Maria, che da allora prese il titolo assoluto di Santa Domenica.
Come si puó dedurre osservando i resti dell'affresco dell'abside che riproduce fedelmente il drappeggio in velluto, ancora esistente nella Chiesa di Santa Lucia in Adrano, la preesistente Chiesa di Santa Maria fu restaurata e dedicata al culto di Santa Domenica a cura delle suore del monastero di Santa Lucia. Al tempo del Prevosto Petronio Russo la chiesa era elegante e abbondava di distinti sacri arredi, vi si trovava l'artistica e bella statua lignea della Martire, opera del Bellini, nella mano destra in alto stringe la croce argentea, nella sinistra tiene una palma di argento, simbolo della sua verginitá, sul capo la corona, simbolo del martirio.; di essa rimangono solo alcuni ruderi messi di recente in sicurezza dalla Soprintendenza. In seguito al decreto reale di Francesco I°, nel 1826, nei giorni di sabato, domenica e lunedí dell'ultima settima di Agosto si svolgevano nel terreno adiacente alla Chiesa campestre di Santa Domenica la festa e la fiera, dato che le campagne intorno erano fertili e intensamente abitate.
Tale fiera, a sentire qualche testimonianza, si teneva fino a 60/50 anni fa. La devozione degli abitanti (borghesi, pastori, mulattieri ed agricoltori) era grande verso la Santa, perchè aveva loro concesso delle grazie liberando i loro armenti dalla epizoozia o altre malattie. I festeggiamenti oggi si svolgono in una chiesetta, costruita all'incirca negli anni 20, all'insegna della piú assoluta essenzialitá, con i fedeli provenienti da Adrano, Cesaró, San Teodoro, Troina.
Franca Meli
Da http://www.santalfioadrano.it/
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