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Ponte Saraceno
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Nome: Ponte Saraceno
Comune: Adrano
Località:Cantera
Foto di:Etnanatura, Concetto Mazzaglia, Salvo Nicotra e Giovanni Tidona
Descrizione Il "Ponte dei Saraceni" é una delle opere civili piú belle e storicamente piú interessanti del Medioevo siciliano. Il ponte resiste da circa mille anni alle sollecitazioni non indifferenti del maggior fiume della Sicilia, "il Simeto", caratterizzato da una variegata struttura geologica che prevede l'alternanza di cascate, gole e colate laviche. Il fiume precipita per un buon tratto nelle cosiddette "Gole" creando un naturale gioco d'acqua di grande suggestione. La contrada é denominata "Salto del Pecoraio" in omaggio ad una antica leggenda secondo la quale un pastore innamorato saltava dall'una all'altra sponda per recarsi dalla sua amata. Nella limitrofa contrada del Mendolito si trova l'area della piú estesa, e forse piú evoluta, cittá ellenica della Sicilia: la Cittá Sicula del Mendolito, del IX- V sec. a.C.. Di questa cittá é stata individuata la cinta muraria e messa in luce recentemente la monumentale Porta Sud. Dai ritrovamenti archeologici nella cittá del Mendolito, possiamo dedurre che nel luogo dove oggi sorge il ponte, giá in etá neolitica, poteva esistere una struttura, possibilmente un passaggio, costituito da una passerella in legno, per esigenza di commercio e scambi fra le cittá sorte sulle vie del Simeto, frequentata da numerosi viaggiatori che batterono sempre le stesse vie per poter attraversare il Simeto. E' probabile che durante la dominazione romana sull'isola, si ritiene opportuno sostituire con una solida architettura in pietra, il vecchio passaggio siculo-greco sul Simeto. Nasceva cosí una delle "viae frumentariae" che servivano a trasportare le considerevoli derrate frumentarie dalla Sicilia centro-orientale, ai porti della costa ionica, per l'uso e l'alimentazione degli abitanti della capitale. Quindi il ponte faceva parte di un'antichissima strada, che dalla Sicilia nord-orientale, lungo il corso dei fiumi Alcantara e Simeto portava alla piana di Catania, con diramazioni per Regalbuto, Troina, Agira, Centuripe, Adernó, Paternó, Catania e Lentini. Esso collega il territorio di Adrano con quello di Centuripe. Costruito in epoca romana in muratura, della quale ci rimangono le basi dell'arco maggiore, successivamente con l'occupazione islamica, gli Arabi lo rifecero probabilmente per ripristinare l'attivitá del ponte a seguito di un crollo dovuto forse ad una piena del Simeto. Cosí sostituirono all'arte romana i canoni della loro architettura, curando gli effetti cromatici, con l'alternanza di pietre chiare e scure nelle ghiere degli archi. La struttura che ne viene fuori, ad arco acuto, tipica di tutta l'architettura islamica, aquisterá cosí snellezza e leggerezza. Il ponte, in epoca normanna, faceva parte di un importante asse viario che collegava la cittá di Troina, prima capitale del regno di Ruggero I di Altavilla, con Catania. Con l'arrivo dei Normanni e fino al XVIII sec., il ponte e tutto il vasto territorio attorno ad esso, faceva parte di vari feudi, tra cui il feudo dei Duca di Carcaci. Il terremoto del 1693 causó forti danni al ponte, facendo crollare l'ultima arcata verso levante e lasciando malconci l'arcata principale e l'altra arcata piccola ad ogiva a fianco dalla maggiore. Nel corso del '700 molti furono i lavori di restauro e di riparazione e fino alla prima metá del '700 l'unica viabilitá esistente per recarsi a Catania passava proprio per il Ponte dei Saraceni. Solo alla fine del '700, il ponte fu declassato ad un semplice "sentiero" e perdette la sua importante funzione di raccordo tra interno e sbocco a mare. Anche la nascita di nuove vie di comunicazione, piú comode, contribuirono a far perdere la sua importanza. In seguito, la costruzione del ponte-acquedotto di Biscari (1761-66, 1786-91) che attraversava il Simeto lungo il Guado della Carruba, contribuí maggiormente a far perdere l'originaria funzione del Ponte dei Saraceni. Dell'antica struttura oggi se ne conserva solo l'arcata maggiore centrale, in stile gotico. Le altre arcate, una piú piccola anch'essa gotica e un'altra romana, andarono distrutte durante l'alluvione del 1948 e ricostruite in seguito. Sotto il ponte, il fiume scava profonde gole nel basalto lavico a causa delle acque turbolente. Da http://www.comune.adrano.ct.it/la_citt%C3%A0/siti-di-interesse/ponte-dei-saraceni.aspx
Dati sentiero
Indicazioni percorso:
Si trova deviando dalla sp 94
Lunghezza percorso Grado difficoltà Coordinate inizio sentiero Coordinate fine sentiero Quota inizio sentiero Quota fine sentiero Tempo percorso
0.1 km 1 /10 - Facile/T 14°48'04'' - 37°42'00'' 14°47'59'' - 37°42'03'' 363 m.s.m. 362 m.s.m. 10'
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(*) Distanza, misurata in km, in linea d'area dall'inizio del sentiero.
(**) Distanza, misurata in km, in linea d'area dalla fine del sentiero.

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