I monti Silvestri

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Origine e formazione.

I Monti Silvestri (o Crateri Silvestri) sono due coni piroclastici situati a nord di Nicolosi, sul versante meridionale dell’Etna, a circa 1.900 metri sul livello del mare.

Si formarono durante l’eruzione iniziata il 9 luglio 1892, una delle più spettacolari del XIX secolo.

L’eruzione ebbe origine da una frattura radiale compresa tra le quote di 2.025 e 1.800 metri s.l.m., lungo la quale si aprirono cinque bocche eruttive allineate, formando quella che in vulcanologia si definisce una bottoniera.

L’attività durò 173 giorni, fino a dicembre dello stesso anno, e le colate laviche si estesero per circa 7 chilometri, arrestando la loro avanzata a quota 970 metri, poco sopra Nicolosi.

I coni centrali della bottoniera, che rimasero attivi più a lungo, sono quelli oggi conosciuti come Monte Silvestri Superiore e Monte Silvestri Inferiore.

Tipologia di magma e dinamica eruttiva.

Il magma emesso era di tipo basaltico, caratteristico dell’Etna: fluido, povero di silice e ricco di ferro e magnesio.

L’eruzione fu di tipo effusivo con fasi stromboliane moderate, quindi prevalentemente formata da colate di lava accompagnate da modeste esplosioni che proiettavano lapilli e scorie.

I materiali piroclastici si accumularono rapidamente intorno alle bocche, dando origine ai due coni principali. Il cratere Superiore, il più grande, raggiunge circa 50 metri di profondità e un diametro di 170–200 metri.

 

Impatti ambientali e osservazioni scientifiche.

 

L’eruzione del 1892 non provocò vittime, ma danneggiò campi e pascoli sul versante sud dell’Etna, allora ampiamente coltivato e abitato.

I coni si formarono rapidamente, probabilmente nel giro di poche settimane.

L’evento fu studiato da numerosi vulcanologi che si basarono sui metodi e sugli strumenti introdotti da Orazio Silvestri.

In riconoscimento del suo contributo fondamentale agli studi sull’Etna, il 7 agosto 1892, i coni furono intitolati dall’assemblea dei soci del Club Alpino Italiano di Catania a Orazio Silvestri, morto due anni prima, e che del CAI era stato anche presidente

Dopo il 1892: evoluzione del versante sud.

 

Le eruzioni successive (in particolare quelle del 1971, 1983, 2001 e 2002–2003) hanno modificato il paesaggio circostante, ma i Monti Silvestri sono rimasti ben riconoscibili.

Le colate del 2001 lambiscono l’area del Rifugio Sapienza, senza però coinvolgere direttamente i Silvestri.

Oggi i crateri sono spenti ma ben conservati e rappresentano una delle mete più visitate dell’Etna, grazie alla loro facile accessibilità e al panorama spettacolare che offrono.

 Proprietà.

Rintracciare i primi proprietari noti di quella specifica porzione di terreno, oggi occupata dai Crateri Silvestri (formatisi nel 1892), è estremamente difficile a causa dell’antichità dei registri catastali e della natura vulcanica, spesso considerata meno appetibile in termini di proprietà individuale prima dello sviluppo turistico.

Tuttavia, si possono delineare le figure e gli enti che storicamente avevano il controllo o la proprietà dell’area circostante, che ricade nel comune di Nicolosi:

 

  1. La Proprietà in Epoca Pre-Eruzione (Ante 1892)

 

Prima dell’eruzione del 1892, l’area era una zona di alta montagna sul versante sud dell’Etna. In generale:

 

  • Enti Ecclesiastici: Storicamente, gran parte dei territori montani attorno a Nicolosi erano legati al “Monastero di San Nicolò l’Arena” di Catania. Fino alle leggi eversive post-Unità d’Italia (metà del XIX secolo) che portarono all’incameramento dei beni ecclesiastici, gran parte della montagna etnea era sotto il controllo di ordini religiosi, sebbene le aree più alte e sterili potessero rimanere demaniali.
  • Proprietari Locali: Dopo l’incameramento e la successiva vendita di lotti, è molto probabile che la proprietà fosse suddivisa tra proprietari terrieri privati della zona di Nicolosi, che possedevano terreni (spesso boschivi o destinati al pascolo) a quote più elevate.

 

  1. I primi proprietari turistici noti

 

Non appena l’area acquisì valore turistico, la proprietà fu consolidata da entità private:

Proprietari di Rifugi: Già nel XIX secolo, diverse famiglie (come i Gemmellaro) costruivano rifugi in alta montagna per esploratori e turisti. Non è noto se fossero i diretti proprietari del terreno dove si aprirono i Silvestri, ma gestivano la nascente industria del turismo in zona.

La Società Montenero:  La “Società Montenero” (o le società che la precedettero immediatamente nell’era post-1892) fu la prima entità privata e commerciale nota a detenere il possesso di quella specifica area vulcanica, legandola allo sviluppo turistico del Rifugio Sapienza. È da questa società, fallita prima del 1997, che il gruppo Russo Morosoli ha poi acquistato l’area.

Non esistono documenti pubblici facilmente consultabili che identifichino il singolo agricoltore o latifondista che possedeva catastalmente il terreno lavico e sterile esattamente il giorno prima dell’eruzione del 1892. Tuttavia, la storia moderna del sito è sempre passata attraverso la proprietà privata e non attraverso il Demanio.

Su Etnanatura: Monti Silvestri,

Fonte I.A.

Grazie a Cristoforo Berritta per la collaborazione.

Foto di Giuseppe Giordano

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