Etna - Martedì 08-10-2024 17:09:37 - Il sole sorge alle 07:00 e tramonta alle 18:33 - Luna crescente luna
Benvenuti su etnanatura.it - Le news di Etnanatura -- Etnanatura e ... i nobel della fisica. -- Parco Angelo D'Arrigo -- Necropoli contrada Forno -- Poggio Cocola -- Acero monte Fontane -- Platano Chiazzette -- Quercia Tarelli -- Chiesa della Gancia -- Convento san Francesco Paterno -- Torre dei Falconieri -- San Marco Paterno -- Santa Barbara Paternò -- Chiesa del Carmine Paternò -- Monte Cicirello -- Hanno visitato il sito: 95.346.995 utenti - Nel 2024: 4.026.737 - Nel mese di Ottobre: 97.937 - Oggi: 8.260 - On line: 283
Castello di Montalbano
Nome: Castello di Montalbano
Comune: Montalbano Elicona
Località:
Foto di:Etnanatura, Francesca Raffone, Rosangela Russo, Salvo Nicotra e Francesco Joppolo
Descrizione L'area del castello s'identifica con la primitiva rocca romana sulla quale si sedimentano le successive fortificazioni d'impronta bizantina e araba, culminate con la ricostruzione effettuata dai Normanni. L'imperatore Federico II di Svevia impone un nuovo assetto politico e una diversa configurazione alla struttura urbanistica del centro Medievale ribellatosi alla sua volontá a causa delle promulgazioni delle Leggi Melfitane o Costituzioni di Melfi, demolendo parzialmente il primitivo manufatto, deportando gran parte della popolazione a Agrigento e procedendo in seguito, a una totale riedificazione della fortezza, portata a termine solo piú tardi dal pronipote Federico III d'Aragona. La prima documentazione scritta é dovuta al geografo viaggiatore arabo Idrisi che lo annovera nel Libro di Ruggero del 1154 come torre di guardia quadrangolare posta a mezzogiorno provvista di cinta difensiva. L'aggiunta di una torre poligonale a settentrione ne modifica la struttura nel periodo Svevo, mentre le fortificazioni a quota piú bassa cominciano ad assumere l'aspetto di possenti mura d'edificio rettangolare, ove il lato nord occidentale é costituito dal primitivo baluardo da sempre oggetto d'interventi stratificati. Il nucleo sommitale originario, nasce come presidio militare ma, per la sua posizione, si rivela ben presto inefficiente e inefficace come baluardo difensivo. La fortificazione sebbene ubicata oltre i 900 metri sul livello del mare, controlla una parte limitata della costa e delle vie d'accesso poste sul litorale tirrenico. Per salubritá e mitezza del clima si presta in modo particolare come residenza di svago pur assumendo connotazioni e architetture di carattere difensivo. Durante il regno federiciano é avviato un censimento dei castelli e con il decreto "Statutum de reparatione castrorum" (1231/1240), il quale prevede la loro ristrutturazione e manutenzione a carico dei cittadini. Il castello non é inserito nel Castra exempta redatto per volontá dell'Imperatore Federico II di Svevia con la collaborazione di Pier delle Vigne stilato nel 1239. In esso non compaiono i palazzi e le residenze di caccia e svago, le "domus solaciorum", di pertinenza comunque regia e soprattutto alcuni siti molto noti, spesso sotto il controllo della Curia, che all'epoca non erano ancora stati costruiti o ultimati. Accorpati gli undici Giustizierati del Regno in sole cinque circoscrizioni piú ampie. Nello specifico: "Sicilie citra flumen Salsum et totius Calabrie usque ad portam Roseti". In epoca Aragonese sotto il regno di Federico III sul poderoso quadrilatero aperto con prospetto principale a oriente, sorge una vera e propria residenza per i soggiorni estivi dotata dei piú avanzati sistemi di controllo e di difesa esistenti all'epoca: le numerose feritoie che consentono un raggio d'esplorazione di oltre 270 gradi, camminamenti e merlature per il coronamento superiore del palazzo. La combinazione feritoie nel basamento inferiore e grandi finestre al piano nobile, l'assenza di bastioni, contrafforti e rivellini, fossati, ponti levatoi e ulteriori cinta di mura protettive, fanno protendere alla realizzazione di una vera dimora reale adibita agli ozi e diletti dei sovrani. All'interno del maniero é presente la Cappella Palatina della Santissima Trinitá privilegio esclusivo dei sovrani, identificabile come tricora o cuba di epoca bizantina, cronologicamente coeva alla chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo sorta nella Cittadella al di fuori del perimetro del Palatium, tramutata e pervenuta a noi come basilica minore di Santa Maria Assunta e San Nicoló Vescovo. All'interno della cappella é presente la lapide spartana di Arnaldo da Villanova. Il medico e alchimista consigliere della Corona d'Aragona, presente numerose volte in Sicilia e spesso ospite nel castello di Montalbano, muore durante un viaggio presso il porto di Genova, pertanto é verosimile che la targa marmorea presente nella cappella abbia solo funzioni commemorative. 1348, Il Re Ludovico d'Aragona e la madre Elisabetta di Carinzia si ritirano a Montalbano. 1350, La proprietá é assegnata al nobile Matteo Palizzi esponente della fazione latina. Nominato nel giugno 1349 Gran Cancelliere del Regno di Sicilia, nel novembre 1350 cede a Blasco II Alagona il feudo di Caronia, ricevendo in cambio Montalbano Elicona e Butera.[1] Nel 1353 avanza alla corte angioina di Napoli un intervento a Messina, ma assediato dalle armate di Ludovico d'Aragona, é deposto e assassinato il 19 luglio di quell'anno dalla popolazione locale, in un tumulto, insieme a moglie e figlio. Nel 1355 Re Ludovico muore senza eredi legittimi pertanto, il trono passa al fratello Federico IV d'Aragona. 1356, Luigi di Taranto Re di Napoli prospettando una nuova occupazione dell'isola assegna il castello il 24 dicembre a Nicoló Cesareo col titolo di conte di Montalbano e i possedimenti di Naso e Tripi. Nella continua disputa fra fazioni dei latini e aragonesi, la cittadina si ritrova contesa tra Blasco II Alagona signore del Castello di Montalbano e Nicoló Cesareo. Il possedimento passa in linea ereditaria di proprietá ad Artale I Alagona. 1359, Federico IV d'Aragona assegna possedimenti e il Castello al nobile Vinciguerra d'Aragona appartenente alla fazione dei Catalani. 1372, Si trascinano le piccole ripicche locali ma, é raggiunta la pace tra gli angioini di Napoli e gli Aragonesi di Sicilia, l'isola resta alla casa d'Aragona e il sovrano Federico IV di Sicilia detto il Semplice é riconosciuto come re di Sicilia. Ma anche gli angioini reclamano il titolo che é riconosciuto alla regina Giovanna I di Napoli, distinguendo due regni di Sicilia e due Sicilie: una al di lá del Faro e una al di qua del Faro. 1377, Maria di Sicilia erede designata al trono e promessa sposa al duca di Milano Giangaleazzo Visconti é rapita e rinchiusa nel Castello Ursino di Catania. Figlia di Federico IV di Sicilia regna supportata da quattro tutori e vicari: Artale I Alagona, Manfredi Chiaramonte, Francesco Ventimiglia e Guglielmo Peralta. Sposa Martino I di Sicilia detto il Giovane figlio di Martino II di Sicilia Re di Trinacria detto il Vecchio del casato d'Aragona. 1393, Berengario Cruillas nel dicembre assume la proprietá dei possedimenti. 1396, La proprietá é assegnata a esponenti del ramo siciliano della famiglia Lancia o Lanza anno in cui castello e possedimenti sono dichiarati feudo.
Fonte Wikipedia
Dati sentiero
Indicazioni percorso:
Al centro di Montalbano Elicona
Lunghezza percorso Grado difficoltà Coordinate inizio sentiero Coordinate fine sentiero Quota inizio sentiero Quota fine sentiero Tempo percorso
0.1 km 1 /10 - Facile/T 15°00'52'' - 38°01'24'' 15°00'52'' - 38°01'24'' 868 m.s.m. 868 m.s.m. 10'
Sentieri vicini
Sentiero D1(*) D2(*) Pagina Mappa Tipologia
Sentiero D1(*) D2(*) Pagina Mappa Tipologia
Castello di Montalbano 0 0 Link Link Castelli e ruderi-Archeologia-Medioevo e Rinascimento
Argimusco 4.64 4.4 Link Link Aree protette-Consigliati-Archeologia-Preistoria-Nebrodi-Malabotta
Malabotta Faggita 6.49 6.78 Link Link Aree protette-Ciclabili-Nebrodi-Malabotta
Malabotta Rifugio Faggita 6.49 6.78 Link Link Aree protette-Rifugi-Ciclabili-Nebrodi-Malabotta
Malabotta Patriarchi 6.52 8.6 Link Link Aree protette-Ciclabili-Consigliati-Alberi secolari-Nebrodi-Malabotta
Malabotta Rocca Voturi 6.52 8.6 Link Link Aree protette-Consigliati-Nebrodi-Malabotta
Case Cardone 6.55 8.71 Link Link Aree protette-Rifugi-Peloritani-Malabotta
Castello di Tripi 8 8.3 Link Link Castelli e ruderi-Arabi e Normanni-Medioevo e Rinascimento
Abakainon 8.63 8.72 Link Link Archeologia-Preistoria-Greci
San Nicolo Roccella 10.04 10.04 Link Link Chiese-Medioevo e Rinascimento
Santa Maria Roccella 10.17 10.17 Link Link Chiese-Medioevo e Rinascimento
Rocca Novara 10.57 12.04 Link Link Ciclabili-Consigliati-Peloritani
Carcara a machina 10.99 10.99 Link Link Archeologia industriale
Palmento Roccella 11.73 11.76 Link Link Archeologia-Preistoria
San Marco 11.9 11.83 Link Link Chiese
Rocca Pizzicata 11.92 13.55 Link Link Grotte-Alcantara-Archeologia-Bizantini-Preistoria
Rocca san Marco 12.09 11.95 Link Link
Santa Maria della Scala 12.11 12.11 Link Link Chiese-Medioevo e Rinascimento
Convento Frati Minori Malvagna 12.13 12.14 Link Link Chiese
Alcantara alto 12.63 9.64 Link Link Aree protette-Ciclabili-Consigliati-Alcantara-Nebrodi-Fiumi e laghi

(*) Distanza, misurata in km, in linea d'area dall'inizio del sentiero.
(**) Distanza, misurata in km, in linea d'area dalla fine del sentiero.
Previsioni meteo Montalbano Elicona