Descrizione |
La Villa, detta Belvedere per lo splendido panorama costiero che vi si gode, poi intitolata a Vittorio Emanuele III, fu realizzata tra il 1869 e il 1878. Sistemata con criteri informali conserva oggi alcune piante originarie, come i lecci del viale principale e palma di diverse specie. Decorata con busti di uomini illustri e con una bella cancellata in ferro, ospita in un settore perimetrale un padiglione in stile moresco una volta funzionante come teatro-cinematografo.
Il disegno del giardino é caratterizzato da 57 aiuole di forma e grandezza diseguale, disposte senza simmetria. Unico elemento regolare, che divide il sito in due parti di simile estensione, é il viale centrale alberato di lecci, elemento preesistente al parco configurato come una sorta di boulevard che conduce al belvedere. L'arredo arboreo scelto da Heydrich, originariamente costituito da ben 2660 esemplari, era caratterizzato per lo piú da specie esotiche. Di questa ricca dotazione rimangono oggi piante di cipresso, cedro del Libano, grevillea robusta, eucalipto, pittosporo e schinus molle, e palme come la phoenix dactylifera, la phoenix reclinata, la chamaerops humilis, e la livistona australis. La decorazione del giardino é completata da sei busti di uomini illustri acesi posizionati al centro delle aiuole, una vasca con il gruppo marmoreo di Aci e Galatea, un acciottolato bicolore all'ingresso con la scritta “Villa Belvedere”, e la bella cancellata disegnata tra il 1874 e il 1876 dall'architetto Sebastiano Russo Grassi ed eseguita da Rosario Amato e da Angelo Paradiso. Nell'angolo sud-est della Villa si erge il “Cine-teatro Eden”, padiglione in stile moresco costruito nel 1901, destinato prima a “Cafè chantant” e poi a teatro e cinematografo.
Fonte Asscociazione Parchi e Giardini d'Italia. |