L’Aron di Agira

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Sito Etnanatura: Chiesa SS Salvatore di Agira.

La chiesa del SS. Salvatore sorge in uno dei quartieri più antichi sotto il monte occupato dal Castello, proprio accanto ai resti della sua cinta muraria. E’ tra le più antiche e prestigiose parrocchie agirine. Eretta in epoca normanna, dalla fine del XII secolo fu soggetta come le altre chiese esistenti in quell’epoca ad Agira alla giurisdizione del monastero di San Filippo, per privilegio concesso da Ansgerio primo vescovo di Catania, e confermato nel 1170 dal vescovo Roberto. La storia del SS. Salvatore è infatti per secoli legata a quella dell’abbazia di San Filippo che ha detenuto sino alla metà dell’Ottocento anche il possesso della navata sinistra della chiesa. All’interno della chiesa si trova l’Aron haQodesh o Aron-Ha-Kodesh oppure solo Aron o semplicemente Armadio Sacro. E’ un arredo sacro della religione ebraica, sempre presente all’interno della Sinagoga. Quello di Agira è l’Aron più antico in Europa di cui oggi si ha notizia.

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Castello di Agira

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 Sito Etnanatura: Castello di Agira.

Nel periodo sicano forse esisteva già il Palazzo sulla cima del monte Teja (poi divenuto Castello), nel quale abitavano i Capi dei primi Agiri e nel quale abitarono successivamente i principi-tiranni siculi. Oltre al Castello si narra esistesse una fortificazione muraria munita di porta ciclopica. Durante il periodo greco, romano e bizantino, il Castello rivestì soltanto un ruolo di rappresentanza ad uso delle varie autorità della città. Con gli arabi, invece, riacquistò il ruolo originario, tornando nuovamente fortezza e costruzione di interesse primario. La fortificazione della città era formata da tre cinte murarie: la prima girava ad anello attorno al monte subito sotto il castello; la seconda circoscriveva una quota più bassa del monte; la terza, molto irregolare perché seguiva l’andamento delle rocce, si sviluppava all’altezza delle Rocche di S. Pietro. Castello di AgiraLa porta, detta Eraclea, doveva trovarsi in prossimità di via Adamo.

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Castello di Nicosia

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Sito Etnanatura: Castello di Nicosia.

I resti dei due castelli, che in realtà formavano un unico complesso fortificato, sorgono sulla rupe a due cime che sovrasta la città. I ruderi più significativi sono quelli di una torre a pianta rettangolare che si innalza direttamente sulle rocce del lato nord della rupe con due piani oltre quello terreno scanditi esternamente da riseghe. La torre era in origine circondata da una cortina muraria di cui rimangono pochissimi resti. Pochissimi avanzi sussistono anche sulla seconda cima della rupe (e sono probabilmente relativi a quello che le fonti definiscono castrum parvum).

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San Giovanni Siracusa

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Sito Etnanatura: San Giovanni Siracusa.

La chiesa di San Giovanni alle catacombe di Siracusa conserva ancora, tracce di quel fascino che spingeva i viaggiatori del ‘700 e dell’800 a visitarla. Per lungo tempo in questa chiesa è stata riconosciuta un’antica cattedrale di Siracusa, sorta in Acradina, extra moenia, nella regione delle Catacombe, nel luogo ove, secondo la tradizione, fu sepolto il protovescovo di Siracusa, san Marciano, martirizzato sotto Gallieno e Valeriano (metà del III secolo); recenti studi hanno però intaccato questa ipotesi.

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Piazza Duomo Mandanici

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Sito Etnanatura: Piazza Duomo Mandanici.

Il Duomo di Santa Domenica Patrona di Mandanici è ubicato nella parte bassa del paese. E’ un edificio di antica origine: è probabile che risalga al XII sec., periodo della conquista normanna, tuttavia il documento più antico che ne attesta l’esistenza risale al XIV secolo. La chiesa è a pianta basilicale con transetto, che non fuoriesce perimetralmente rispetto al corpo delle navate e con abside quadrangolare. 

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San Sebastiano Pagliara

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Sito Etnanatura: San Sebastiano Pagliara.

Al ‘500 appartiene la costruzione della grande Chiesa – Monastero di S. Maria di Polimenon, con ampie navate, profonde cripte e decorazioni a stucco all’interno, posta sulla riva destra del Torrente Pagliara. Gli attuali interventi di ristrutturazione, danno lo spunto per fornire preziose notizie inedite sulla Chiesa di S. Maria Polimena. Il Tempio, non era unico del comprensorio Jonico dedicato a tale culto. In quel di Itala, infatti, esisteva intorno al 1700 un’altra Chiesa dedicata a S. Maria di Polimena. Dopo aver effettuato delle ricerche in maniera approfondita, si rivolge l’attenzione all’antica Chiesa Pagliarese. Le notizie storiche, sono quelle fornite dal Cav. Angelo Cascio, studioso Roccalumerese di consolidata fama.

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Torre Saracena Locadi

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Sito Etnanatura: Torre Saracena Locadi.

Locadi è piccolo abitato arroccato su di un poggio, unico paese a insediare la sponda meridionale della fiumara del torrente Pagliara. Fra i documenti che accennano a Locadi, è doveroso ricordare l’atto di capitolazione dell’abitato di Savoca innanzi all’esercito francese risalente al 16761). Nel paragrafo 3, lo scritto ricorda Locadi in qualità di “casale” dipendente da Savoca; il successivo paragrafo 24 precisa che il casale di Locadi e i relativi abitanti erano soggetti alla giurisdizione del capitano e degli ufficiali di Savoca, i quali avevano il compito di tenere, a guardia e protezione del casale, un caporale e compagni, la cui presenza è dunque indizio dell’esistenza di una struttura fortificata che fornisse loro alloggio. Vito Amico2) menziona Locadi facente sempre parte dei municipi di Savoca e avente una chiesa parrocchiale dedicata a S. Caterina, sebbene gli abitanti avessero come patrono S. Sebastiano Martire.

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San Pietro e Paolo Itala

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Sito Etnanatura: San Pietro e Paolo Itala.

Si data la fondazione del monastero dei SS Pietro e Paolo di Itala al 1092 d.C. per mezzo di un diploma del Conte Ruggero rilasciato all’abate Gerasimo. Il documento è la principale fonte storica per la ricostruzione di questa porzione di territorio peloritano nei secoli XI/XII. Ruggero I infatti concede al monastero vasti possedimenti, che comprendono anche i casali di Alì, Gitala (Itala), Fiumedinisi, sui quali l’egumeno possiede il diritto di giurisdizione civile. Nel 1131 l’intero complesso risulta sottoposto all’archimandritato del S. Salvatore di Messina; due anni dopo al monastero di Itala si garantisce l’autocefalia, nonostante dipenda sempre dall’archimandritato di Messina.

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Monastero Annunziata Mandanici

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Sito Etnanatura: Monastero Annunziata Mandanici.

La storia del Monastero. ll Monastero con chiesa annessa risale, come dimostra il diploma di fondazione, al 1100. Il Gran Conte Ruggero dopo avere cacciato gli arabi da Mandanici, definito “ vicus munitissimus “, vi fece costruire una chiesa e un’abbazia donandola ai monaci greci di S. Basilio insieme a tutto il feudo di Mandanici. Sebbene le origini siano tanto antiche, il complesso presenta chiari rifacimenti di età barocca, mentre l’abside quadrangolare della chiesa conserva elementi che riconducono all’origine arabo – normanna. 

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Torre del Baglio

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Sito Etnanatura: Torre del Baglio.

La torre del Baglio o “Torre dei Bagghi” è situata nel quartiere Sparagonà, ed è in condizioni di degrado. Ha forma quadrata ed è a due elevazioni fuori terra separate tra loro mediante una volta cieca. Prende il nome dal fatto che si trovava nel bel mezzo di un antico quartiere di case, “u bagghiu”, tra loro accomunate da un grande cortile. Non si conosce con precisione l’epoca della sua edificazione. Probabilmente, venne edificata nei primissimi anni del XVI secolo dalla nobile famiglia savocese dei Bucalo, che, nel 1503, aveva ricevuto, in concessione perpetua dall’Archimandrita di Savoca, le terre circostanti detta torre.

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