Monastero San Benedetto Militello

Share Button

Sito Etnanatura: Monastero San Benedetto Militello.

Voluto dal principe Francesco Branciforte e dalla moglie Giovanna d’Austria, e completato dalla figlia Margherita, il maestoso complesso benedettino di Militello (secondo in Sicilia per dimensioni solo a quelli di Catania e Monreale) fu costruito tra il 1616 e il 1646, su disegno di Valeriano De Franchis, e si contraddistingue per l’impianto manierista con notevoli spunti barocchi nell’intaglio.

Continua a leggere

Share Button

Torre San Pietro Clarenza

Share Button

09-02-2016 16-30-56

Sito Etnanatura: Torre San Pietro Clarenza.

Nel 1779 i territori dell’attuale comune di San Pietro Clarenza vennero acquisiti  dal nobile catanese Giuseppe Mario Clarenza o Chiarenza.  Egli faceva parte di una nobile famiglia di origine greca ed era titolare di uno stemma con lo sfondo d’argento raffigurante un braccio armato tendente una spada ed accompagnato a destra da una cometa e a sinistra da due stelle a sei raggi, il tutto di colore rosso.

Continua a leggere

Share Button

Casa Scala

Share Button

Sito Etnanatura: Casa Scala.

Palazzo Reale (Casa Scala). Costruito sotto gli ultimi re normanni. In questo palazzo soggiornarono: 
– Giovanna Plantageneto figlia di Enrico II d’Inghilterra e moglie di Guglielmo II di Sicilia; 
– Costanza d’Altavilla moglie dell’Imperatore Enrico VI lo svevo; 
– Enrico VI di Svevia; 
– Federico II di Svevia; 
– tutta la corte aragonese, fra cui Giovanni e Federico III; 
– nel 1535 Carlo V d’Asburgo, di passaggio per Randazzo. 

Continua a leggere

Share Button

Maria Santissima della Stella

Share Button

Sito Etnanatura: Maria Santissima della Stella.

Edificata a partire dal 1722, in sostituzione dell’antica chiesa di Santa Maria della Stella distrutta dal terremoto del 1693, fu aperta al culto nel 1741. La chiesa, dedicata alla Madonna della Stella, patrona principale della città, è collocata in cima ad una scenografica scalinata e presenta un’armoniosa facciata barocca ricca di intagli affiancata da una poderosa torre campanaria. Il disegno della facciata si deve all’architetto Giuseppe Ferrara da Palazzolo Acreide, attivo nel Val di Noto negli anni del dopo terremoto; i pregevoli stucchi settecenteschi che decorano l’interno sono invece dell’agrigentino Onofrio Russo, allievo di Giacomo Serpotta. Gli eleganti pilastri e le arcate interne presentano lo stesso profilo di quelli della coeva chiesa del Santissimo Crocifisso di Noto.

Continua a leggere

Share Button

San Nicolò Militello

Share Button

Sito Etnanatura: San Nicolò Militello.

La chiesa madre di San Nicolò e del Santissimo Salvatore sorge a Militello in Val di Catania. Edificio dal profilo ampio e slanciato, fu edificato a partire dal 1721, in sostituzione dell’antica matrice (oggi detta San Nicolò il Vecchio) distrutta dal terremoto del 1693. Fu aperta al culto nel 1740. Nel 1750 fu completato il primo ordine della facciata, progettato dall’architetto Girolamo Palazzotto, mentre nel 1765 furono realizzati il secondo ordine e il campanile con cupolino in stile orientale dal celebre architetto catanese Francesco Battaglia.

Continua a leggere

Share Button

Maria della Catena Militello

Share Button

Sito Etnanatura: Maria della Catena Militello.

La chiesa della Madonna della Catena è un luogo di culto cattolico di Militello in Val di Catania. Venne edificata nel 1541 per ospitare forse una confraternita di donne, in prossimità del palazzo estivo dei Barresi, signori della città, nel cui prospetto era presente un’antica edicola raffigurante la Madonna della Catena. Nel 1616 vi si insediò la confraternita del SS. Crocifisso al Calvario che nel 1652 si prese cura della sua riedificazione. All’esterno presenta un affaccio ricco di intagli che si distinguono per il caratteristico motivo a graticcio tipico dei lapicidi militellesi.

Continua a leggere

Share Button

Castello Barresi Branciforte

Share Button

Sito Etnanatura: Castello Barresi Branciforte.

Il Castello Barresi-Branciforte di Militello in Val di Catania fu costruito agli inizi del XIV secolo, probabilmente su un preesistente fortilizio di età sveva.Nel 1303 diviene signore di Militello il barone Abbo Barresi (o Abbone de Barresio, confermato nel feudo dal re Federico III di Sicilia nel 1308) ed è a lui che viene tradizionalmente attribuita la costruzione del castello. A seguito dell’aumento della popolazione e del numero di abitazioni del “casale”, nel 1337 il re Pietro II di Sicilia concede a Giovanni IV Barresi, succeduto al padre intorno al 1330, il privilegio di circondare di mura l’abitato includendovi all’interno il castello.

Continua a leggere

Share Button

San Michele Fulgerino

Share Button

Sito Etnanatura: San Michele Fulgerino.

Sono esigue le notizie storiche relative al monastero del San Michele al Fulgerino presso Piedimonte Etneo, a volte confuso con S. Michele Arcangelo di Brolo o di Ficarra. Si sconosce il nome del fondatore e ignoti sono i primi egumeni. Si dubita anche che la fondazione fosse un cenobio basiliano. Ne dà menzione il Rocco Pirri: ” …Sancti Michaelis de Fulgerino, seu Filarino, vel Solarino…”.

Continua a leggere

Share Button

Santa Maria la Vetere

Share Button

Sito Etnanatura: Santa Maria la Vetere.

La chiesa di Santa Maria la Vetere fu edificata dai Normanni intorno al 1090, dopo aver strappato queste contrade al dominio musulmano. Il sito non fu scelto a caso, in quanto il primitivo edificio fu impostato in prossimità di un luogo sacro più antico, un cimitero cristiano di età tardoantica o altomedievale, sicuramente non successivo al periodo bizantino. La presenza di questo cimitero avvalorerebbe le fonti diplomatiche (anno 1115) che ricordano la riedificazione di un tempio distrutto dai Saraceni da parte del conte Ruggero d’Altavilla.

Continua a leggere

Share Button

Oxena

Share Button

Sito Etnanatura: Oxena.

Cascate dell’Oxena. Si tratta di belle cascate naturali situate a Sud del territorio di Militello. Incastonate in un bellissimo contesto ambientale, caratterizzato da specie ripariali che accompagnano il corso d’acqua e dalla presenza di olivastri, carrubi, querce, ficodindia, tamerici e oleandri, esse sono alimentate in regime permanente dal fiume Ossena (o Oxena).

Continua a leggere

Share Button