Cave di Ispica

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Sito Etnanatura: Cave di Ispica.

Cava Ispica è una vallata fluviale che per 13 km incide l’altopiano ibleo, tra le città di Modica e Ispica. La vallata, immersa nella tipica vegetazione della macchia mediterranea, custodisce necropoli preistoriche, catacombe cristiane, oratori rupestri, eremi monastici e nuclei abitativi di tipologia varia che si sono succeduti ininterrottamente dalla Preistoria (Antica età del Bronzo) fino almeno al XIV secolo. Nell’area terminale della vallata nel territorio di Ispica, a ridosso della città, il sito prende il nome di “Parco Forza”. Secondo l’archeologo Biagio Pace Cava Ispica è una delle più grandi curiosità archeologiche della Sicilia per il suo aspetto pittoresco e il grande numero di escavazioni nelle pareti rocciose del suo lungo corso fin nell’altopiano di Modica. La particolare morfologia della cava, a forma di gola, il tipo di roccia, la posizione naturalmente adatta alla difesa, la prossimità del mare, hanno contribuito a rendere questo luogo uno dei maggiori insediamenti rupestri della Sicilia. Ancora oggi, nonostante diverse ricerche da parte di studiosi, soprattutto italiani, non si conosce molto sulla Cava Ispica. Più recentemente, Giovanni Modica afferma che “la spesa per condurre a termine un’impresa di questo genere è tale da non farla prendere neppure in considerazione”.

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Castellana

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Sito Etnanatura: Castellana.

Castellana costituisce l’area che più conserva testimonianze del suo passato nel territorio di Lentini. Sull’intero sito mancano studi dettagliati ma sono state segnalate nel tempo testimonianze che, partendo dal tardo neolitico (cultura di Serra d’Alto), passano dall’età del rame (Serraferlicchio e Malpasso, arrivando alla media-fine età del bronzo (cultura di Castelluccio, Thapsos e Pantalica), inoltre si trova una necropoli con tombe a forno. Sulla sommità della collinetta, verso la piana, sono state rinvenute tracce di strutture murarie, cocciopesto e numerosi frammenti di ceramica romana di età imperiale (databile tra il II ed il IV sec. d.C.) e bizantina.

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Palazzelli

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Sito Etnanatura: Palazzelli.

In contrada Palazzelli si trovano numerosi cameroni dei quali molti riutilizzati in età moderna. Già nella metà del XIX secolo sono segnalati alcuni ritrovamenti come quelli di “colonnette di marmo bianco, attorcigliate nella loro superficie di spire con cavette o scanalature […] un pregevole lastrico di elegantissimo marmo cipollino, di bel marmo rosso e di granito greggio, tutto messo in bella simmetria a foggia di mosaico”.

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Tempio di Ercole

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Il tempio greco di Ercole fu edificato nel IV sec. a.C. su un gradone roccioso prospiciente l’abitato. Per valenza storico-artistica ed architettonica esso è sicuramente uno dei monumenti aluntini più importanti in quanto, essendo l’unico ben conservato della provincia di Messina, rappresenta una grande testimonianza dell’età classica nel messinese.

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