Monte Turcisi

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Sito Etnanatura: Monte Turcisi.

Questo sito deve la sua importanza alla testimonianza archeologica di un esempio di avamposto militare greco fortificato, un Phrourion, ossia di un presidio a scopi militari, costruito sulla sommità del monte con la duplice funzione di controllo e di difesa del territorio circostante e, soprattutto del sottostante fiume Dittaino che, anticamente, doveva rappresentare una naturale via di comunicazione tra l’interno della Sicilia e la costa.

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Grotta della dinamite

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06-04-2014 20-14-04

Anche la grotta della dinamite si forma a seguito della catastrofica eruzione del 1669. Il nome pare che sia dovuto ad un recente ritrovamento di alcuni candelotti di dinamite all’interno della cavità. Per la difficoltà e pericolosità del sito se ne sconsiglia la visita a personale non esperto.

Foto di Salvo Nicotra.

Sito Etnanatura: Grotta della dinamite.


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A trofa du camperi

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Nel bosco della Cerrita, prima di arrivare alle Case dei Parrini, trovate questo splendido faggio secolare che assomma alla bellezza, l’imponenza e il fascino (macabro) di una storia che rasenta la leggenda. A trofa du camperi deve il suo nome al fatto che nell’800 sembra sia stato ritrovato morto sotto le sue fronde il contadino che curava il bosco.

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San Giovanni Siracusa

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Sito Etnanatura: San Giovanni Siracusa.

La chiesa di San Giovanni alle catacombe di Siracusa conserva ancora, tracce di quel fascino che spingeva i viaggiatori del ‘700 e dell’800 a visitarla. Per lungo tempo in questa chiesa è stata riconosciuta un’antica cattedrale di Siracusa, sorta in Acradina, extra moenia, nella regione delle Catacombe, nel luogo ove, secondo la tradizione, fu sepolto il protovescovo di Siracusa, san Marciano, martirizzato sotto Gallieno e Valeriano (metà del III secolo); recenti studi hanno però intaccato questa ipotesi.

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Antiquarium Palikè

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Sito Etnanatura: Antiquarium Palikè.

L’area archeologica di Palikè, sede del santuario più importante della popolazione sicula, è regolarmente aperta al pubblico dal gennaio 2006. Il sito dispone di un Antiquarium con sala espositiva che presenta una selezione dei materiali rinvenuti, di una saletta didattica e di supporti audiovisivi. Presso l’area si svolgono attività didattiche che comprendono lezioni frontali e, attraverso progetti specifici, attività pratiche come survey, esercitazioni di scavo, schedatura e archeologia sperimentale. La creazione dell’area archeologica ha permesso anche di salvaguardare la flora e la fauna dell’area che sono di particolare interesse e che comprendono fra le piante orchidee selvatiche asfodeli, asparagi, zafaranastro giallo e fra gli animali upupe, volpi, etc.

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