Orgale

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Sito Etnanatura: Orgale

Come l’imperscrutabile sito preistorico dei megalitici sull’altipiano dell’Agrimusco, un altro luogo da visitare, denso di grande fascino arcano, è il misterioso “Menhir” a raffigurazione fallica maschile, situato nel bassipiano di Orgale, nei pressi di Castiglione di Sicilia a pochi passi dalla sponda sinistra del fiume Alcantara.Realizzato in roccia megalitica arenaria, secondo alcuni studiosi, nell’antica simbologia, rappresentava la fertilità e a comprova di ciò, esso é posizionato adiacente ad un altro masso di arenaria, che secondo alcuni esperti, rappresentava il sesso femminile.

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Odeon Taormina

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Sito Etnanatura: Odeon Taormina.

Nel mondo greco-romano, l’Odeon era un piccolo teatro destinato alle rappresentazioni musicali e letterarie. L’Odeon di Taormina è un autentico gioiello di architettura romana su cui, nel corso dei secoli, furono costruite diverse strutture. La cavea è divisa in cinque settori ed è sormontata da una galleria in mattoni.

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Chiesa dei santi Pietro e Paolo

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La chiesa originaria risaliva presumibilmente all’incirca al 560 Fu in seguito completamente distrutta dagli arabi e quindi ricostruita nel 1117.
Secondo alcuni storici locali la chiesa si trovava sulla riva destra della valle d’Agrò dove ora si trovano alcuni resti archeologici in località Scifì.
 
Il conte Ruggero II in viaggio da Messina a Palermo fa una sosta in scala S. Alexii e cioè al castello di Sant’Alessio Siculo. In tale circostanza viene avvicinato dal monaco basiliano Gerasimo, il quale chiede al sovrano la facoltà e le risorse per riedificare (erigendi et readificandi) il monastero sito in fluvio Agrilea. La richiesta venne prontamente accolta e il monaco Gerasimo di San Pietro e Paolo si adoperò immediatamente a far erigere il tempio.
La chiesa molto probabilmente subì dei gravi danni nel 1169 a causa del fortissimo terremoto che quell’anno squassò tutta la Sicilia orientale. Fu quindi ristrutturata e rinnovata nel 1172 dall’architetto (capomastro) Gherardo il Franco come si può dedurre dall’iscrizione in greco antico posta sull’architrave della porta d’ingresso: “Fu rinnovato questo tempio dei SS. Apostoli Pietro e Paolo da Teostericto Abate di Taormina, a sue spese. Possa Iddio ricordarlo. Nell’anno 6680. Il capomastro Gherardo il Franco”. L’anno 6680 corrisponde nella cronologia greco- bizantina appunto al 1172 in quanto gli anni si computavano dall’origine del mondo che, per i greco-bizantini, risaliva a 5508 anni prima della venuta di Cristo.
 
Ha l’aspetto di una chiesa fortificata con il classico orientamento della parte absidale ad est. Il suo aspetto ed il coronamento di merli indicano senza dubbio la funzione di fortezza che ha dovuto sostenere nei vari secoli. Ha caratteristiche molto simili a quelle che si possono riscontrare nelle grandi cattedrali coeve di Cefalù e Monreale. Architettonicamente si può certamente definire come una sintesi dello stile bizantino, arabo e normanno. Un sincretismo culturale che ha prodotto un’opera architettonica che a detta di alcuni studiosi potrebbe rappresentare il primo esempio di protogotico.  (Notizie tratte da Wikipedia)
Siti Etnanatura:

Chiesa dei santi Pietro e Paolo

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Convento Cappuccini Francavilla

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Sito Etnanatura: Convento Cappuccini Francavilla.

Al centro geografico della Valle d’Alcantara, incastonato come un diadema tra l’Etna e i Peloritani, sorge dal 1570 il Convento dei Cappuccini. Frati pittori, scultori, ebanisti hanno fatto a gara, attraverso i secoli, ad impreziosirlo con il loro contributo. Diceva San Francesco: “ le chiese nostre siano picciole , e povere, ma divote, honeste, e mondissime, né vogliamo haverle grandi per potervi predicare…”: quella del convento di Francavilla è di una sola navata, con tetto a botte, ricca ma non carica di decorazioni, di cornici, di cornici, di lesène e archi di fine stucco.

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Pietra Perciata Taormina

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Sito Etnanatura: Pietra Perciata Taormina.

Pietra Perciata grande e piccolo sono due piccole necropoli con grotte a botticelle probabilmente risalenti alle popolazioni sicule dell’età del ferro. Insiemi ad altri siti simili testimoniano la presenza umana nella valle dell’Alcantara in epoca prestorica.

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Santa Maria Roccella

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Sito Etnanatura: Santa Maria Roccella.

La chiesa dedicata a Maria dell’Udienza fu verosimilmente costruita dagli Spadafora. Regnando Federico II d’Aragona nel 1296 Damiano Spadafora risulta barone di Roccella in forza di un antico possesso e non per una nuova regia concessione. La baronia diviene marchesato con Michele Spadafora, primo marchese con esecutorio dato in Palermo il 23 giugno 1579.

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Teatro antico Taormina

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Sito Etnanatura: Teatro antico Taormina.

“Se ci si colloca nel punto più alto occupato dagli antichi spettatori [del Teatro antico], bisogna riconoscere che mai, probabilmente, un pubblico di teatro si vide davanti qualcosa di simile. Sul lato destro si affacciano castelli dalle rupi sovrastanti; più lontano, sotto di noi, si stende la città e, nonostante le sue case siano d’epoca recente, occupano certo gli stessi luoghi dove in antico ne sorgevano altre. Davanti a noi l’intero, lungo massiccio montuoso dell’Etna; a sinistra 1a sponda del mare fino a Catania, anzi a Siracusa; e il quadro amplissimo è chiuso dal colossale vulcano fumante, che nella dolcezza del cielo appare più lontano e più mansueto, e non incute terrore.”

(Johann Wolfgang von Goethe, Viaggio in Italia)

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Grottitte di Mojo

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Sito Etnanatura: Grottitte di Mojo.

Le Grottitte di Mojo costituiscono un’ulteriore testimonianza di presenza di popolazioni preistoriche nella valle dell’Alcantara. Non abbiamo trovato in rete studi specifici sul sito.

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