Museo castello Ursino

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03-02-2015 18-51-20La storia delle collezioni vede gli albori nel 1826, quando il catanese Giovan Battista Finocchiaro lascia alla città di Catania la sua preziosa collezione di dipinti. Di questa raccolta, comprendente molte tele di scuola napoletana, .faceva parte anche la grande tela raffigurante S. Cristoforo, unanimemente riconosciuta al Pietro Novelli. A questo primo gruppo di opere si aggiunge, nel 1866, la raccolta dei PP. Benedettini entrata in possesso del Comune di Catania a seguito dello scioglimento delle corporazioni religiose. Il Museo Benedettino si forma a metà del settecento per impulso dell’abate Vito Amico, intellettuale tra i più apprezzati del tempo, e del priore Placido Scammacca. Essi raccolgono, nel sontuoso Monastero di S. Nicolò, materiali greci e romani scavati e rinvenuti in città o acquistati sul mercato antiquario di Napoli e Roma, e oggetti portati dai missionari al ritorno dalla Cina e dal Giappone.

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Sant’Antonio Milazzo

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18-04-2015 13-27-17Scendendo dallo spiazzale omonimo verso il sottostante litorale, a metà costa, è ubicato il Santuario rupestre di S. Antonio da Padova rifugio del Santo dopo il naufragio sulle coste del Capo (gennaio 1221). Trasformato in luogo di culto (1232), nel 1575 assunse l’aspetto di chiesa a spese e cura del nobile Andrea Guerrera. Più considerevoli i lavori del XVIII secolo (altari e rivestimenti marmorei).

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Museo di Centuripe

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04-10-2014 10-41-47Il Museo archeologico regionale di Centuripe espone la maggiore collezione di reperti archeologici della romanità nella Sicilia interna, ed è posto nel comune di Centuripe nei pressi del tempio degli Augustali e di altre aree archeologiche. Le collezioni del vecchio museo civico sono state integrate con i reperti forniti dagli scavi condotti a partire dal 1968 dalla Soprintendenza per i Beni Culturali. Il Museo presenta la storia della città dai tempi remoti alla sua distruzione.

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Madonna dell’Adonai

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14-08-2015 21-40-06Il santuario della Madonna dell’Adonai si trova nei pressi di Brucoli e fa parte della diocesi di Siracusa. In base ad antiche testimonianze, riprese anche da scrittori del XVI e XVII secolo, il santuario sarebbe un oratorio paleocristiano, come attesta l’epiteto ebraico della Madonna Mater Adonai, ovvero Madre del mio Signore. L’oratorio venne fondato nella prima metà del III secolo da un cristiano di nome Publio, in uno degli ipogei costituiti dalle cosiddette grotte del Greco che, fin dal paleolitico, mostrano una marcata vocazione sacra. Inizialmente utilizzate come ipogei funebri, poi occupate dai Greci Megaresi come ricovero e luogo di sepoltura intorno al VII secolo a.C., durante la colonizzazione greca della Sicilia, quindi rifugio e luogo di culto dei cristiani perseguitati (250 d.C.). Si trattava dei fedeli della comunità di Leontinoi, oppressa dalla persecuzione di Decio e Valeriano.

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Fortezza Poggio Cardillo

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16-09-2015 11-02-02Nessun dato storico sembra, al momento, far riferimento alla presenza di una fortezza sulla sommità del colle Cardillo. Ulteriormente problematica risulta l’eventuale collocazione cronologica, ascrivibile, in via del tutto ipotetica, ad epoca bizantina. La fortezza di Poggio Cardillo presso Misterbianco trova luogo esattamente a meridione dell’abitato. Si tratta di un colle di circa 260 m. s.l.m., dalla sommità del quale è possibile dominare buona parte del paesaggio circostante.

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Megara Iblea

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30-07-2015 22-35-33«Proprio in quel tempo Lamide approdò da Megara in Sicilia alla guida di una colonia e a settentrione del fiume Pantachio fondò una cittadina dandole nome Trotilo. Più tardi passò di là a Leontini dove, per un breve periodo, divise con i Calcidesi la direzione politica di quella colonia; scacciato dai Calcidesi, fondò Tapso e venne a morte, mentre i suoi, espulsi da Tapso, eressero Megara denominata Iblea, poiché il re dei Siculi Iblone aveva loro concesso la terra, anzi ve li aveva condotti di persona. E per duecentoquarantacinque anni fu la loro sede, finché Gelone tiranno di Siracusa li espulse dalla città e dal suo contado.»
(La Guerra del Peloponneso, VI libro, Tucidide)

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Naxos

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22-07-2015 09-43-29La lunga penisola che si conclude col Capo Schisò è stata abitata in modo pressoché continuo dal neolitico fino all’arrivo, secondo la tradizione nel 734 a.C., dei coloni greci. Infatti sono state rinvenute capanne della media età del bronzo (Cultura di Thapsos) e materiali pertinenti alla fase dell’età del ferro detta di Cassibile (X-IX secolo a.C.): le fonti affermano che all’arrivo dei Greci il sito della colonia di Naxos era già occupata da indigeni che certamente popolavano, se non proprio Capo Schisò, le alture intorno alla punta (secondo Diodoro), noto poi come il massiccio del Tauro, da cui avrebbe preso il nome Tauromenion (Taormina). Naxos è la prima colonia greca ad essere fondata in Sicilia nel 735 a.C. Nel 495 a.C., il tiranno di Gela Ippocrate voleva la città ma non riesce a conquistarla. Naxos è alleata di Atene nella guerra contro Siracusa. Nel 403 a.C. il tiranno di Siracusa Dionisio I distrugge la città per punirla dell’alleanza con Atene. Gli abitanti vengono venduti come schiavi e le rovine della città vengono cedute ai Siculi. Dopo questo evento Naxos rimane un porto commerciale, ma perde il rango di polis (città-stato). La popolazione si trasferisce sul Monte Tauro e fonda la città di Tauromenium l’attuale Taormina. “Primi fra i Greci i Calcidesi venuti per mare dall’Eubea fondarono Nasso ed innalzarono un altare ad Apollo Archegetes…” (Tucidide, La guerra del Peloponneso , libro VI, 3,1).

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I giganti dell’Etna

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IMG_6461 Quercus ilex (Ilice di carrinu)

https://www.etnanatura.it/paginaalltematici.php?codice=9

Oggi vogliamo parlare degli alberi dell’Etna raccontandovi lo loro storia, aneddoti e curiosità.

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Bocche eruttive 1981

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27-09-2015 18-53-25Giorno 17 marzo 1981. Nelle cinque settimane che hanno preceduto l’inizio dell’eruzione, circa 4000 eventi sismici di tipo B e di bassa magnitudo furono registrati dalla rete sismica dell’Etna nell’area sommitale e nel fianco nord del vulcano. Una intensa crisi sismica ha inizio giorno 16, con più di 50 eventi l’ora, caratterizzata in prevalenza da terremoti superficiali, con i più deboli e più superficiali localizzati in prossimità del teatro eruttivo. Già nelle prime ore del mattino del 17, ciò fà temere un’eruzione di fianco in questo settore del vulcano, meno di 2 anni dopo l’ultima eruzione laterale che ha interessato il fianco orientale etneo, causando danni nei dintorni di Fornazzo.

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Grammena

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16-09-2015 11-43-25L’indagine archeologica, condotta dalla Soprintendenza di Catania nel 2007, ha portato alla luce una fattoria romana, caratterizzata da molteplici fasi di vita (III-VII secolo d.C), nella zona di un precedente insediamento ellenistico. Una basilica a tre navate con nartece è stata costruita, in età tardo-bizantina (VIII sec. d.C. – prima metà del IX sec. d.C.), in parte distruggendo i resti della fattoria e quelli di una di una frequentazione più tarda della zona (VIII sec. d.C.).

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