Grotte del Ginnasio

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Sito Etnanatura: Grotte del Ginnasio.

Il ginnasio é un ambiente scavato nella roccia di etá ellenistico-romana e riportato alla luce solo di recente. Esso é costituito da due sale comunicanti e corredate di sedili laterali. La stanza sulla destra presenta una parete franata ed é dotata di vasche per abluzioni. L’ambiente di sinistra é il meglio conservato nonchè il piú interessante. In esso si notano ancora delle incisioni in greco che designavano i posti a sedere. In corrispondenza delle lettere PRE si indicavano i posti degli anziani, presbyteroi. sotto la scritta NEO i giovani o neoteroi. L’ambiente probabilmente veniva utilizzato come aula assembleare in cui la comunitá si ritrovava.
Fonte Wikipedia

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Catacombe della Larderia

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Sito Etnanatura: Catacombe della Larderia.

“All’inizio della Cava si eleva un piccolo rilievo che contiene la piú grande grotta sepolcrale della Sicilia: essa é lunga 23 tese; é composta di tre navate parallele: quella centrale é la piú lunga; quelle laterali hanno delle piccole grotte, tutte piú o meno piene di loculi. Io ne ho contati 450; sono disposti in tutti i sensi, di ogni grandezza e per ogni etá… Queste tre navate hanno un solo ingresso.”

(Jean Houel, Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Lipari et de Malta, 1782/87)

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Plemmirio

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Sito Etnanatura: Plemmirio

Il Plemmirio si sviluppa su un perimetro di 14,35 km di costa lungo la parte orientale della Penisola della Maddalena, con una superficie di 2.429 ettari di mare protetto. Il territorio è di grande rilevanza dal punto di vista della flora e della fauna, ma anche da un punto di vista storico. Crocevia per il passaggio delle navi e dei bastimenti di Cartaginesi, Romani e Greci, l’area del Plemmirio ospita nei fondali diversi colli d’anfora e reperti di varie epoche, compresi quelli dell’ultima guerra mondiale. Nel 2017 è stato scoperto lungo le acque della riserva il relitto di un bombardiere inglese Vickers Wellington della seconda guerra mondiale a 36 metri di profondità. L’aereo venne abbattuto alle 2 del mattino del 9 luglio 1943 durante l’operazione Husky.

Sito Etnanatura: Plemmirio

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Medio_Alcantara

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Sito Etnanatura: Medio Alcantara.

Gurne dell’Alcantara.
Il fiume Alcantara, nella sua incessante azione erosiva operata per millenni sulle colate laviche, ha creato una serie di laghetti dalla forma rotondeggiante conosciute con il nome di “Gurne” o “Vulli”. Questa particolare tipologia di laghi di natura lavica caratterizza il corso dell’Alcantara in un tratto limitato che si estende (escludendo i due Vulli in prossimità di Mojo Alcantara, meno importanti rispetto agli altri) prevalentemente nel territorio del Comune di Francavilla di Sicilia (Me), tra la contrada Santa Caterina e l’omonimo ponte, fino all’abitato di fondaco Motta, frazione di Motta Camastra (Me). Le Gurne dell’Alcantara sono sedici. La loro larghezza varia tra i 5 ed i 30 metri di diametro mentre la profondità varia tra i 5 e i 10 metri massimi, che si raggiungono solo in prossimità delle cascate.

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Pantano Ponterio

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Sito Etnanatura: Pantano Ponterio.

Il Pantano Ponerio fa parte della riserva naturale orientata Pantani della Sicilia Sud-Orientale è un’area naturale protetta della Regione Siciliana istituita nel 2011. La riserva coincide con il sito di interesse comunitario ITA090003. La riserva è situata nella punta meridionale della Sicilia ed occupa una superficie di 1.385,03 ha, di cui 424,16 ha di zona A e 960,87 ha di zona B. È costituita da tre aree distinte e ricade sui territori dei comuni di Ispica, in provincia di Ragusa, e Noto e Pachino in provincia di Siracusa. 
Da Wikipedia

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Cascata Fontana Angelo

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Sito Etnanatura: Cascata Fontana Angelo.

La cascata Fontana d’Angelo, detta anche Occhialino, si trova nel territorio del comune di Caronia. E’ generata dal torrente Cardoneta che è un corso d’acqua a regime torrentizio che scava spettacolari pareti a strapiombo nei monti dei Nebrodi.  La cascata, con i circa trenta metri di altezza, è fra le più spettacolari che si possono ammirare nel Parco dei Nebrodi.

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Torrente Nicoletta

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Sito Etnanatura: Torrente Nicoletta.

Il Torrente, facente parte del territorio di Caronia, è un affluente del Torrente Furiano che sfocia nel Mar Tirreno. Lungo questo settore del torrente è possibile ammirare sia pareti verticali che porzioni di versante interessate da movimenti franosi legati alle vicissitudini geologiche e tettoniche dell’area. Qui, le rocce del Flysch Numidico – alternanze di quarzareniti grigie, talora in grossi banchi, e argille silicee scagliettate – sono incessantemente modellate dall’intensa azione erosiva dell’acqua del torrente.

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Bosco di Malabotta

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La riserva naturale orienta bosco di Malabotta è un interessante itinerario naturalistico,posto tra la fine dei monti Nebrodi e l’inizio dei monti Peloritani. La riserva è stata istituita nel 1997, ed affidata in gestione all’Azienda foreste demaniali della Regione Sicilia. Il Bosco di Malabotta è il bosco per eccellenza. Straordinario è il suo valore ecologico, non solo per l’integrità, ma soprattutto per l’accentuata diversità ambientale, legata all’estensione in altitudine della riserva, che varia tra i 700 e i 1300 m slm.

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Vendicari

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Sito Etnanatura: Vendicari.

All’interno della Riserva la storia umana mostra una lunga permanenza. Vi sono diversi insediamenti archeologici e architettonici che testimoniano la vita dell’uomo in questi luoghi sin dall’epoca greca. È possibile trovare infatti le tracce di vasche-deposito di un antico stabilimento per la lavorazione del pesce di età ellenistica, accanto alle quali si è scoperta anche una piccola necropoli. In epoca bizantina (sino al VI secolo d.C.) l’area venne abitata a sud con la presenza di una chiesa diverse catacombe e abitazioni. La pericolosità delle coste indusse gli abitanti all’abbandono del sito per le aree interne come Pantalica.

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Isole dei Ciclopi

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Sito Etnanatura: Isole dei Ciclopi.

Le isole Ciclopi (o isole dei Ciclopi, o ancora faraglioni dei Ciclopi o di Aci Trezza) sono un piccolo arcipelago della Sicilia, nell’Italia insulare. Si sono formate in conseguenza di una intensa attività vulcanica circa mezzo milione di anni fa. Esiste la possibilità che in origine fossero attaccate alla costa siciliana. Le isole Ciclopi sono comprese nell’Area marina protetta Isole Ciclopi, nel territorio comunale di Aci Castello. L’arcipelago è composto da: 
– l’isola Lachea 
– il faraglione Grande 
– il faraglione Piccolo 
– altri quattro scogli disposti ad arco. 

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