Il gruppo Emergency di Catania, il sito www.etnanatura.it e l’associazione Etnatura organizzano, dal 2 all’8 Maggio una settimana di eventi, che spazieranno dalla Musica al Teatro, dalle Visite guidate a carattere Storico-Culturale per Catania alle Escursioni Naturalistiche sull’Etna, dagli Spettacoli di Buskers ai Laboratori ludico-naturalistici per bambini, fino alla visita dell’Osservatorio Astrofisico di Catania, col duplice obiettivo di diffondere una cultura di Pace e Tutela dei Diritti Umani e di raccogliere fondi per Emergency.
Archivio mensile:Aprile 2016
25 Aprile
In occasione del 25 Aprile riproponiamo l’articolo, pubblicato il 18/08/1945 sul giornale “Il Partigiano” di Genova, dal giornalista catanese Igor Man storico inviato della “Stampa”.
La scintilla che accese la fiamma grande della insurrezione armata sprizzò nell’Isola del Sole e, precisamente, a Catania.
I tedeschi sentivano ormai che per loro era finita. Consapevoli della sorte che li attendeva, belve in gabbia sfogavano i loro istinti abbandonandosi ad atti di vi1enza contro « die sizilieniseken kamaraden» rei d’aver gridato la loro esultanza per la caduta del fascismo.
Ci furono, il 25 luglio, in Sicilia, pur nella foscaggine dell’ora , manifestazioni d’entusiasmo severo, tragico. Le dimostrazioni antifasciste avevano sapore di sangue e la gioia sapeva di lacrimare. I cortei erano guidati da uomini e donne laceri, scalzi, affamati che la cieca guerra voluta da Mussolini aveva privato delle case, dei parenti, di tutto. In questa atmosfera avvenne l’episodio per il quale e da cui iniziò l’insurrezione armata e aperta.
Caseggiato Mannino
Sulla piazza della Vittoria si affaccia il Caseggiato Mannino, l’edificio più antico di San Pietro Clarenza. E’ una spaziosa costruzione comprendente 14 stanze, un grande salone ed un cortile con una caratteristica cisterna. Sembra che questo caseggiato sia stato di proprietà dei Clarenza. Nessuna testimonianza storica lo può dimostrare con certezza ma, dall’esame di antichi documenti comunali, risulta che nel 1816, gli eredi del Principe Giuseppe Clarenza erano titolari di una rendita annua relativa ad alcuni locali siti nel caseggiato della piazza centrale, un tempo adibiti a carcere comunale, è dunque possibile che si tratti proprio del caseggiato Mannino.
San Filippo Fragalà
Eretto, secondo tradizione, da Calogero di Calcedonia nel 495 e successivamente ampliato per volontà del Conte Ruggero nel corso dell’XI secolo, il monastero fu centro propulsore della rinascita bizantina. Sviluppato attorno ad una corte sostanzialmente rettangolare avente il lato maggiore orientato lungo l’asse Nord-Sud, esso presentava una pianta a quadrilatero irregolare formato da quattro ali delle quali quella orientale ospitava la chiesa, sporgente rispetto ad esse soltanto per la profondità delle absidi, a navata unica con transetto triabsidato che vi si innesta dando vita ad una pianta a croce commissa sulla cui campata centrale doveva con tutta probabilità innestarsi una cupola.