Torrente Minissale

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18-06-2014 18-14-21In prossimità dell’abitato di Fiumefreddo e della costa del Mare Ionio, la piccola collina di Serra San Biagio è costituita da calcareniti e marne del Pleistocene, che sopportano Argille Scagliose cretacico-eoceniche della Catena Appenninico-maghrebide; su entrambe le formazioni poggiano in discordanza terrazzi fluvio-marini del Pleistocene superiore. Il piano di contatto tra le Argille Scagliose ed i sedimenti pleistocenici è ben esposto, `e orientato ONO-ESE, immerge di 35-40◦ verso S e mostra chiari movimenti in contropendenza verso NNO, associati a deformazioni di taglio molto penetrative (compressione N-S). Il tipo e lo stile delle deformazioni, insieme a considerazioni sul contesto geologico e tettonico regionale, portano ad escludere movimenti sotto gravità; essi definiscono invece una situazione strutturale riconducibile ad un retroricoprimento tettonico, controllato da un regime compressivo N-S e avvenuto dopo la litificazione dei sedimenti pleistocenici. Studi micropaleontologici dei livelli immediatamente sotto il contatto consentono di datare tali livelli alla fine del Pleistocene inferiore (Siciliano sensu Ruggeri et al., 1984). Resta documentata pertanto, in affioramento, una fase tardiva di raccorciamento della Catena Appenninico-maghrebide, avvenuta dopo la fine del Pleistocene inferiore, verosimilmente nel Pleistocene medio. Questa fase tettonica era prima conosciuta come infra-pleistocenica e solo attraverso dati del sottosuolo nell’Avanfossa Catania-Gela (Falda di Gela).

Descrizione tratta da “Retroricoprimento medio-pleistocenico di Argille Scagliose a Serra San Biagio (Sicilia orientale): evidenze stratigrafiche e tettoniche. Nota di Gianni Lanzafame, Anna Leonardi e Marco Neri”.
Accademia dei Lincei. 1999.

Foto di Angelo Tecchese La Spina.

Sentiero Etnanatura: Torrente Minissale.

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Favare santa Venera

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29-03-2015 15-13-52Il termine Favara deriva dall’arabo al-fawwara che significa sorgente identificando quindi un terreno dal cui suolo scaturiscono delle acque. Le favare, consciute anche come “Mangiasarde” nascono nella sciara di santa Venera formatasi in seguito ad una delle più imponenti eruzioni dell’Etna. Secondo il barone tedesco, Sartorius Von Walterhausen, a cui meritoriamente furono dedicati gli omonimi monti, questa colata si dipartì da monte la Nave. La favare nascono sulla saldatura tra le vulcaniti e le formazioni rocciose sedimentarie ed è proprio questa particolare conformazione geologica che permette l’affioramento delle acque.

Foto di Leo Pappalardo e Salvo Nicotra.

Pagina Etnanatura: Favare di santa Venera.

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I Vespri e Gammazita

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di Davide. A. S. Gullotta

16-04-2014 07-17-34I Vespri siciliani furono una insurrezione scoppiata a Palermo il 30 marzo del 1282 all’ora del vespro del Lunedì di Pasqua, contro il malgoverno di Carlo d’Angiò. La prima parte dei Vespri si concluse nel 1302 con la “Pace di Caltabellotta”, siglata da aragonesi e angioini, che prevedeva che la Sicilia tornasse agli Angiò alla morte di Federico III d’Aragona, il quale assunse il titolo di “re di Trinacria”. Risulta arduo stabilire quale fu l’episodio vero e primo che scatenò la rivolta palermitana; tuttavia la tradizione popolare riconduce l’insurrezione all’episodio di un soldato francese, tale Drouet, che insieme ad altri soldati francesi arrecarono offesa ad una neo sposa, in soccorso della quale sarebbe subito intervenuto il marito. L’episodio avrebbe dunque dato inizio ad una guerra che si sarebbe conclusa definitivamente solo nel 1372, con un nuovo accordo siglato da Giovanna d’Angiò e Federico IV di Sicilia.

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