San Giuseppe il Giusto

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Pagina Etnanatura: San Giuseppe il Giusto.

Le rovine della medievale Chiesa di San Giuseppe Giusto si trovano presso il ColleCiricò a poca distanza dalle rovine dell’antica città di Leontinoi. Presumibilmente si tratta di una chiesa medievale appartenente ad un imprecisato ordine monastico consacrata al “Padre Giusto e Saggio di Cristo” ossia “San Giuseppe”. La facciata di questa chiesa è irreparabilmente danneggiata dal tempo,
dall’incuria del passato e dall’abbandono a cui versava.

 

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Grotte san Giorgio

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Sito Etnanatura: Grotte san Giorgio.

Antiche grotte artificiali di probabile origine preistorica scavate sula roccia e probabilmente adibite a sepoltura. L’assenza di studi specifici e di reperti ceramici (probabilmente da tempo trafugati dai tombaroli) ne rendono difficile la catalogazione.

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Masseria Alaimo

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Sito Etnanatura: Masseria Alaimo.

Si tratta di un’antica masseria dei conti Alaimo immersa anticamente in un oliveto di cui rimane solo un imponente esemplare. La masseria è in stato di profondo degrado e poco rimane dell’antico splendore. Si segnala una grossa macina in pietra ormai rotta adibita alla spremitura delle ulive. 
Un avo dei conti Alaimo è ricordato in quanto protagonista dei Vespri Siciliani (vedi Alaimo da Lentini su Wikipedia). 

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San Pancrazio

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Sito Etnanatura: San Pancrazio.

Il Tempio di Zeus Serapide è attestato dai ritrovamenti di marmi con epigrafi, rispettivamente nel 1861 e 1867, la statua di Sacerdotessa di Iside, un anello d’oro del Sacerdote del tempio di Giove Serapide rinvenuto nel 1742 recante incisione. Il luogo di culto attraversa indenne i tre assedi saraceni. Il tempio in epoca araba è documentato con impianto a croce, e secondo l’uso bizantino presentava le absidi rivolte ad oriente e il prospetto ad occidente. All’interno presentava un solo altare e custodiva le spoglie di San Pancrazio. La parte in stile barocco risale alla seconda metà del 1600, in seguito alle ristrutturazioni e ingrandimento dell’impianto.

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Grotte di Caratabia

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Sito Etnanatura: Grotte di Caratabia.

Caratabia o grotte di Caratabia sono degli ambienti scavati nella roccia siti presso il monte Caratabia a pochi chilometri da Mineo, nel Calatino. Gli ambienti rupestri si trovano sul fianco meridionale del monte. Gli ambienti sono due (di cui il primo doppio) con tetto piano e a pianta rettangolare, con una prima camera maggiore e una seconda minore nel primo, mentre un ambiente unico nel secondo. Gli ambienti sono databili in epoca protostorica con possibili riadattamenti in epoca arcaica. 

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Cascata Fontana Angelo

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Sito Etnanatura: Cascata Fontana Angelo.

La cascata Fontana d’Angelo, detta anche Occhialino, si trova nel territorio del comune di Caronia. E’ generata dal torrente Cardoneta che è un corso d’acqua a regime torrentizio che scava spettacolari pareti a strapiombo nei monti dei Nebrodi.  La cascata, con i circa trenta metri di altezza, è fra le più spettacolari che si possono ammirare nel Parco dei Nebrodi.

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Torrente Nicoletta

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Sito Etnanatura: Torrente Nicoletta.

Il Torrente, facente parte del territorio di Caronia, è un affluente del Torrente Furiano che sfocia nel Mar Tirreno. Lungo questo settore del torrente è possibile ammirare sia pareti verticali che porzioni di versante interessate da movimenti franosi legati alle vicissitudini geologiche e tettoniche dell’area. Qui, le rocce del Flysch Numidico – alternanze di quarzareniti grigie, talora in grossi banchi, e argille silicee scagliettate – sono incessantemente modellate dall’intensa azione erosiva dell’acqua del torrente.

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San Nicolò Roccella

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Sito Etnanatura: San Nicolò Roccella.

La chiesa più importante del paese è il duomo dedicato al santo patrono Nicolò di Bari. L’edificio ubicato nella piazza principale è stato costruito nel 1625 e viene chiamato “A Matrici”. L’interno è di stile romanico: tre navate con transetto, tre absidi rettangolari, dodici colonne monolitiche in pietra arenaria e con capitelli corinzi, soffitto ligneo.

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Santa Caterina Taormina

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Sito Etnanatura: Santa Caterina Taormina.

Ai religiosi dell’Ordine dei frati minori cappuccini all’arrivo a Taormina verso la metà del XVI secolo fu concessa la chiesa di Santa Caterina fuori le mura ove costruirono il loro convento. Nel 1559 col consenso dell’arcivescovo Pedro Ruiz de Valdevexo è posta in vendita con lo scopo di ricavare proventi e finanziare i lavori di costruzione del nuovo tempio. La transazione è documentata il 27 aprile 1610.

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La grotta dei ladroni

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Sito Etnanatura: Grotta dei Ladroni.

La Grotta dei Ladri è un piccolo tunnel di scorrimento lavico che si apre in una colata preistorica in località Piano delle Donne, nei pressi del rifugio Citelli. Secondo una leggenda che si racconta nei paesi vicini (Cantarella 1985: 7) essa venne utilizzata nella seconda metà del XVIII secolo come rifugio da una banda di briganti che imperversava, invero senza grande fortuna, nella zona. Si dice che essi fossero un tal Don Carmelu, u zzu Cicciu Lera, u zzu Concettu Spotu e u zzu Cola, tutti provenienti da Palermo.

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