San Giuliano

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29-06-2015 18-35-10Alle pendici del monte Tirone a Lentini si ritrovano le tracce di un gruppo di case scavate nella roccia e della chiesa di san Giuliano. La chiesa prima dell’età cristiana dovette essere una tomba di epoca pregreca che i cristiani ampliarono con un’abside costruito davanti alla grotta, abside che crollo in seguito al terribile terremoto del 1693.

Foto di Rosaria Privitera Saggio.

Sito Etnanatura: san Giuliano.

 

 

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Villaggio Bardara

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22-06-2015 20-48-41I nuovi borghi rurali sono nuovi insediamenti all’interno di quegli interventi di programmazione d’area vasta che prevedevano sistemi urbani o rurali funzionalmente integrati nel territorio e fondati durante il ventennio del regime fascista. Si trattò, nella maggior parte dei casi, di fondazioni di varia tipologia insediativa, quasi sempre programmate nell’ambito di una pianificazione territoriale di più ampia scala del territorio agricolo, che prevedeva quasi sempre la bonifica idrico-ambientale di vaste aree.

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Lago Ogliastro

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22-06-2015 13-25-57Il lago Ogliastro si trova al confine tra la provincia di Enna e quella di Catania, e si estende nel territorio tra i comuni di Aidone (prevalentemente) e Ramacca. Il lago è stato formato, a scopo irriguo e come riserva idrica, mediante la costruzione di una diga in terra battuta sul fiume Gornalunga lunga 830 m e che nel punto più alto misura 53,6 metri. Il nucleo impermeabile della diga è realizzato in materiale limo-sabbioso di origine alluvionale ed è ancorato allo strato argilloso di base. Il progetto è stato realizzato grazie ai finanziamenti erogati dalla Cassa del Mezzogiorno tra il 1963 e il 1972. La diga venne chiamata Luigi Sturzo in onore del grande statista siciliano.

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Tindari

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08-06-2015 19-16-56Tindari si strova su un promontorio dei monti Nebrodi che si sporge, da un’altezza di 268 m, a picco sul mar Tirreno e sulla Riserva naturale orientata dei laghetti di Marinello. La città venne fondata da Dionisio di Siracusa nel 396 a.C. come colonia di mercenari siracusani che avevano partecipato alla guerra contro Cartagine, nel territorio della città sicula di Abacaenum (Tripi), e prese il nome di Tyndaris, in onore di Tindaro, re di Sparta e sposo di Leda, padre putativo di Elena e dei Dioscuri, Castore e Polluce.

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Pantano Lentini

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20-06-2015 18-24-51I pantani di Lentini e di Gelsari costituiscono vaste zone umide situate sulla costa ionica della Sicilia, a confine tra le province di Catania e Siracusa, in prossimità del tratto terminale del fiume San Leonardo. Nello scorso secolo furono oggetto di interventi di bonifica idraulica e di prosciugamento che determinarono la scomparsa degli ambienti naturali. Tuttavia, a differenza di altre zone umide, non furono oggetto di trasformazioni territoriali distruttive. Negli ultimi anni l’abbandono di gran parte delle attività agricole e la difficoltà o l’impossibilità di garantire il deflusso delle acque (gran parte delle superfici dei pantani si trovano a quote prossime o inferiori al livello del mare) per l’assenza o il mal funzionamento di impianti idrovori, hanno consentito in queste aree un rapido processo di ricostituzione degli ambienti naturali tipici delle zone umide, di grande interesse naturalistico per la presenza dell’avifauna e per la vastità e la diversità degli habitat.

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Villa romana Patti marina

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08-06-2015 19-49-07La villa romana di Patti, è una residenza extraurbana di epoca romana. Nel corso degli anni settanta due importanti scoperte hanno gettato nuova luce sulla realtà del latifondo tardo romano, consentendo di collocare in una più chiara prospettiva storica anche la grande villa del Casale di Piazza Armerina. La villa romana di Patti è stata scoperta nel 1973, durante i lavori di costruzione di un tratto d’autostrada, quando due piloni hanno distrutto parte del lato nord della villa a 6 km di distanza da Tindari. Anche se le operazioni di scavo sono tuttora in corso e molti vani attendono di essere scavati fino al livello del pavimento, la configurazione generale della villa è piuttosto chiara. La parte esplorata corrisponde al nucleo centrale della villa, con al centro una corte a peristilio intorno alla quale ruota la zona residenziale della villa.

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Santa Maria degli Ammalati

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07-06-2015 17-34-01In tempi assai remoti fu fondata a Lentini su una collina distante circa 6 Km (4 miglia all’epoca) dal centro urbano, una Casa Ospedale dell’Ordine Religioso Militare di San Lazzaro. Estinta la Commenda rimase la chiesa sotto il titolo di Santa Maria degli Ammalati. Nel 1591 la signora Anna Modica vi fonda un Beneficio di Diritto Patronato. Conversano il 15 Agosto 1685 scrive questa nota:

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Sant’Andrea Buccheri

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14-06-2015 20-40-07Sulla strada per Lentini a otto chilometri sulla destra si incontra, isolata in un pianoro delimitato a sud-est da una profonda valle la Chiesa di S. Andrea, bell’esempio di architettura normanno-sveva. La chiesa a pianta rettangolare e navata unica è formata da blocchi di calcare tenero perfettamente intagliati, su cui qua e là si scorgono graffiti e disegni di varia epoca. L’originario ingresso era da ovest, riservato ai monaci del contiguo convento, mentre i fedeli entravano da un ingresso laterale a nord: questo è formato da un bel portale ad arco acuto. Nel set­tecento fu mutato l’orientamento della chiesa con l’apertura di un ingresso nell’abside e lo sposta­mento dell’altare sul lato ovest.

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Rometta

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Panorama da Porta Messina

Panorama da Porta Messina

Viene fondata in età bizantina, il suo nome in greco vuol dire le difese, le fortezze (ta erymata). Dopo lunghissima resistenza viene occupata dagli Arabi e il suo nome viene pronunciato rimtah, da cui il medievale Rametta e successivamente nel XVI secolo Rometta. Nel territorio romettese sono state trovate testimonianze di vita che risalgono alla prima età del neolitico, nella sua prima fase appartenente alla cultura di Stentinello (4000 anni prima di Cristo), all’età del ferro, per giungere alla necropoli del V-III secolo a.C. Intorno al V secolo d.C. a Rometta si formò la comunità greco-latina che, in fuga dai centri della costa, venne qui a cercare rifugio dalle devastanti invasioni vandale. Ben presto Rometta assunse un preciso ruolo strategico: dall’alto delle sue mura e delle sue torri controllava un buon tratto dell’antica strada che da Messina conduceva a Palermo.

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Feudo Rizzolo

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03-06-2015 22-18-38
di Rosaria Privitera Saggio.

C’era una volta un fèudo … Un fèudo?! Ma cos’è un fèudo?! … Il fèudo è un territorio governato da un Signore, il quale ha pieno potere su tutto, su cose e persone. Il signore del fèudo può essere buono o cattivo. Io, ti racconto o cerco di raccontare, la storia di un fèudo con un Signore buono. La storia di questo fèudo, fèudo “Rizzolo” nel bel mezzo dei Monti Iblei, inizia quando due fratelli inglesi di nome Eaton, acquistano i terreni di quello che era fèudo Maiorana. Con gli anni i terreni passano ai figli di questi due nobili fratelli fino a quando Elsie, una delle figlie, sposa il Marchese Cassis, Senatore del Regno e Consigliere di Stato e rimane unica proprietaria.

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