Grotta san Mauro

Share Button

04-04-2015 20-08-09Di Rosaria Privitera Saggio.
In una terrazza mediana della costa orientale di cava San Mauro, 1 km circa a sud di Lentini, si hanno i resti di un interessante oratorio facente parte di un quartiere rupestre medioevale. Gli alloggi grottali sono allineati per alcuni centinaia di metri lungo la stessa terrazza e consistono di cameroni con soffitto piano delle tipologie lentinesi comuni.

Continua a leggere

Share Button

Monte Conca

Share Button

11-04-2015 19-39-01Risalendo dal rifugio Monte Conca, nei pressi di piano Provenzana, si arriva con facilità ai piedi di monte Conca percorrendo uno dei sentieri più facili ma anche fra i più suggestivi dell’Etna. Le splendide immagini di Leo Pappalardo ci restituiscono l’anima e la bellezza dei luoghi.

Sentiero Etnanatura: Monte Conca.

Share Button

Castello di Brolo

Share Button

31-03-2015 22-04-08È oramai risaputo che il nome Brolo proviene dall’originale termine Brolium, che nella bassa latinità aveva il significato di parco o giardino. Dalla ricostruzione della Tabula Peutingeriana, si possono ricavare alcune notizie storiche riguardanti il territorio di Brolo. Da questa cartografia storica, che descrive la viabilità della Sicilia nel IV secolo, si evince che la strada principale dell’isola, ossia la Via Valeria, metteva in comunicazione la Sicilia settentrionale da oriente ad occidente, conducendo dallo stretto di Messina fino al Capo Lilibeo.

Continua a leggere

Share Button

Castello Adrano

Share Button

09-06-2014 15-13-16Il cosiddetto Castello Normanno di Adrano, uno dei simboli della città etnea, è una torre eretta sotto Conte Ruggero I di Sicilia, nel XI secolo. Il castello a cui apparteneva, insieme a quelli vicini e simili di Paternò e Motta, rientrerebbe in un sistema difensivo di età normanna volto a controllare la valle del Simeto, il pieno controllo di Catania e dei passi che portavano a Troina, Regalbuto e Randazzo. In quest’ottica può essere messo in relazione con il Ponte dei Saraceni.

Continua a leggere

Share Button

Montalbano Elicona

Share Button
Chiesa di santa Caterina

Chiesa di santa Caterina

Gli studiosi non sono concordi sulle origini del paese e del suo nome. Alcuni fanno risalire tale origine dai nomi latini mons albus con riferimento ai monti innevati, altri al nome arabo al bana, dal suggestivo significato di “luogo eccellente”. L’appellativo Elicona risale senz’altro alla colonizzazione greca.

Continua a leggere

Share Button

Montalbano Borgo dei borghi

Share Button

29-09-2013 12-27-36Nella trasmissione “Alle falde del Kilimangiaro” Montalbano Elicona è stato eletto “Borgo dei borghi 2015”.

Su Etnanatura potete trovare il magico sentiero dell’Argimusco presso Montalbano.

Share Button

Torrente Minissale

Share Button

18-06-2014 18-14-21In prossimità dell’abitato di Fiumefreddo e della costa del Mare Ionio, la piccola collina di Serra San Biagio è costituita da calcareniti e marne del Pleistocene, che sopportano Argille Scagliose cretacico-eoceniche della Catena Appenninico-maghrebide; su entrambe le formazioni poggiano in discordanza terrazzi fluvio-marini del Pleistocene superiore. Il piano di contatto tra le Argille Scagliose ed i sedimenti pleistocenici è ben esposto, `e orientato ONO-ESE, immerge di 35-40◦ verso S e mostra chiari movimenti in contropendenza verso NNO, associati a deformazioni di taglio molto penetrative (compressione N-S). Il tipo e lo stile delle deformazioni, insieme a considerazioni sul contesto geologico e tettonico regionale, portano ad escludere movimenti sotto gravità; essi definiscono invece una situazione strutturale riconducibile ad un retroricoprimento tettonico, controllato da un regime compressivo N-S e avvenuto dopo la litificazione dei sedimenti pleistocenici. Studi micropaleontologici dei livelli immediatamente sotto il contatto consentono di datare tali livelli alla fine del Pleistocene inferiore (Siciliano sensu Ruggeri et al., 1984). Resta documentata pertanto, in affioramento, una fase tardiva di raccorciamento della Catena Appenninico-maghrebide, avvenuta dopo la fine del Pleistocene inferiore, verosimilmente nel Pleistocene medio. Questa fase tettonica era prima conosciuta come infra-pleistocenica e solo attraverso dati del sottosuolo nell’Avanfossa Catania-Gela (Falda di Gela).

Descrizione tratta da “Retroricoprimento medio-pleistocenico di Argille Scagliose a Serra San Biagio (Sicilia orientale): evidenze stratigrafiche e tettoniche. Nota di Gianni Lanzafame, Anna Leonardi e Marco Neri”.
Accademia dei Lincei. 1999.

Foto di Angelo Tecchese La Spina.

Sentiero Etnanatura: Torrente Minissale.

Share Button

Favare santa Venera

Share Button

29-03-2015 15-13-52Il termine Favara deriva dall’arabo al-fawwara che significa sorgente identificando quindi un terreno dal cui suolo scaturiscono delle acque. Le favare, consciute anche come “Mangiasarde” nascono nella sciara di santa Venera formatasi in seguito ad una delle più imponenti eruzioni dell’Etna. Secondo il barone tedesco, Sartorius Von Walterhausen, a cui meritoriamente furono dedicati gli omonimi monti, questa colata si dipartì da monte la Nave. La favare nascono sulla saldatura tra le vulcaniti e le formazioni rocciose sedimentarie ed è proprio questa particolare conformazione geologica che permette l’affioramento delle acque.

Foto di Leo Pappalardo e Salvo Nicotra.

Pagina Etnanatura: Favare di santa Venera.

Share Button

Palazzo Pennisi

Share Button

29-11-2014 13-26-39.JPGUn particolare rilievo, sia nel contesto del parco che per le caratteristiche architettoniche proprie, assume Palazzo Pennisi: vero e proprio cuore del Parco Minerario. Edificato tra il 1870 ed il 1885, inizialmente solo fino al piano fuori terra e destinato a residenza estiva della famiglia Pennisi proprietaria della miniera, successivamente fu sopraelevato di altri due piani per soddisfare l’esigenza di alloggi per il direttore e gli impiegati e di locali per uffici.

Continua a leggere

Share Button

Pancali

Share Button

28-03-2015 19-47-25Il monte Pancali, con i suoi 487 m s.l.m.m. rappresenta il primo rilievo della parte nord del massiccio degli Iblei. Sovrasta gli abitati di Carlentini e Lentini e si configura come una terrazza panoramica sulla Piana di Catania. Dalla cima è possibile ammirare un vasto panorama costellato da bellezze naturali, quali il mar Ionio a levante, L’Etna ed il Biviere a settentrione ed una serie di città quali Francofonte, Militello, Scordia oltre che Carlentini e Lentini.

Continua a leggere

Share Button