San Giuliano

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29-06-2015 18-35-10Alle pendici del monte Tirone a Lentini si ritrovano le tracce di un gruppo di case scavate nella roccia e della chiesa di san Giuliano. La chiesa prima dell’età cristiana dovette essere una tomba di epoca pregreca che i cristiani ampliarono con un’abside costruito davanti alla grotta, abside che crollo in seguito al terribile terremoto del 1693.

Foto di Rosaria Privitera Saggio.

Sito Etnanatura: san Giuliano.

 

 

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La discesa agli Inferi di Antonio Nicoloso

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antonio nicoloso guida dell'etnaDi Marinella Fiume

Colui che alla fine del Novecento era la più vecchia guida dell’Etna, Antonio Nicoloso, è scomparso nel 2007 nel paese dov’era nato nel 1933: Nicolosi (Ct), la porta dell’Etna, situato sul versante sud, meta di chi vuole raggiungere le piste da sci e la funivia, arrivando fino al cratere centrale. Fu un uomo dal carattere mansueto, sobrio e taciturno, ma la più leggendaria e carismatica guida dell’Etna, profondo conoscitore dei suoi misteri e di ogni suo segreto, un vero “maestro” per chi voleva scoprire il vulcano, e tutti coloro che hanno imparato da lui a conoscere intimamente e ad amare l’Etna gli sono debitori, perché la sua figura è simbolica del rapporto più autentico tra uomo e natura. Perciò il vulcano senza il suo figlio prediletto è come orfano.

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Villaggio Bardara

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22-06-2015 20-48-41I nuovi borghi rurali sono nuovi insediamenti all’interno di quegli interventi di programmazione d’area vasta che prevedevano sistemi urbani o rurali funzionalmente integrati nel territorio e fondati durante il ventennio del regime fascista. Si trattò, nella maggior parte dei casi, di fondazioni di varia tipologia insediativa, quasi sempre programmate nell’ambito di una pianificazione territoriale di più ampia scala del territorio agricolo, che prevedeva quasi sempre la bonifica idrico-ambientale di vaste aree.

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Lago Ogliastro

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22-06-2015 13-25-57Il lago Ogliastro si trova al confine tra la provincia di Enna e quella di Catania, e si estende nel territorio tra i comuni di Aidone (prevalentemente) e Ramacca. Il lago è stato formato, a scopo irriguo e come riserva idrica, mediante la costruzione di una diga in terra battuta sul fiume Gornalunga lunga 830 m e che nel punto più alto misura 53,6 metri. Il nucleo impermeabile della diga è realizzato in materiale limo-sabbioso di origine alluvionale ed è ancorato allo strato argilloso di base. Il progetto è stato realizzato grazie ai finanziamenti erogati dalla Cassa del Mezzogiorno tra il 1963 e il 1972. La diga venne chiamata Luigi Sturzo in onore del grande statista siciliano.

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