San Nicolò l’Arena

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Sito Etnanatura: San Nicolò l’Arena.

La chiesa di San Nicolò l’Arena a Catania è un edificio di culto cattolico, sito in piazza Dante Alighieri nel quartiere San Nicolò l’Arena. Misurando 105 metri di lunghezza e di larghezza 48 metri le navate e circa 71 metri al transetto, con un’altezza massima di circa 66 metri alla cupola, è la più grande della Sicilia. La sua costruzione è posteriore all’eruzione dell’Etna del 1669 e sostituisce un tempio più antico rinascimentale. Il primo tempio eretto dai benedettini a Catania venne titolato Sancti Nicolai de Arenis, letteralmente San Nicola dell’Arena poi traslitterato nell’attuale denominazione, e prende spunto dalla devozione dei monaci a San Nicola di Bari e dalla terra chiamata rena rossa che caratterizzò il primo complesso monastico eretto a Nicolosi da cui provenivano i monaci che fondarono il grandioso Monastero di San Nicolò l’Arena.

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Torre del Palombaro

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Sito Etnanatura: Torre del Palombaro.

La torre del Palombaro fu eretta intorno al 1636 dal barone Baele, proprietario della baronia prima dei Lucifero e aveva la funzione di torre di difesa costiera e di presidio della tonnara di Sant’ Antonino, che era calata nel mare antistante il capo e che ha operato fino al 1948. La torre ha una inusuale planimetria ottagonale ed è oggi mancante della sua parte terminale. Sono ben 4 le entrate a piano terra.

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Mausoleo di villa Modica

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Sito Etnanatura: Mausoleo di villa Modica.

Risalendo via Etna fino alla villa Bellini, al numero 35 di viale Regina Margherita, all’interno di un giardino privato, si erge il Mausoleo circolare di villa Modica. La Villa Modica è un edificio ottocentesco che sorge sul viale Regina Margherita, area di villeggiatura nel corso del XIX secolo sorta su ciò che molti secoli prima fu la Necropoli patrizia di Catania. L’edificio, un ricco palazzotto nobiliare in stile Neo-Romanico con accenni di Neo-Gotico, racchiude un ampio giardino, un tempo facente parte della ricca selva del contado catanese, in cui è custodito un importante Mausoleo Romano.

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San Nicola Randazzo

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Sito Etnanatura: San Nicola Randazzo.

Costruita nel XIII secolo, ha subito nel corso degli anni diversi rifacimenti. Della costruzione originale restano solo le absidi poligonali, il resto è stato ricostruito: la facciata nel 1594, l’interno nel 1603, diverse cose ancora dopo i bombardamenti del 1943. All’interno della chiesa troviamo alcune opere degne di nota:

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Grotta delle Fate

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Sito Etnanatura: Grotta delle Fate.

Trattasi di una galleria di scorrimento in lave molto antiche lunga circa 20 m. A metà del suo sviluppo presenta uno scivolo di lava a superficie unita. Il pavimento nel tratto iniziale è di terra e detriti, in quello mediano di blocchi ed in quello terminale di lava a superficie unita. La volta, alta al massimo 3.5 m si presenta notevolmente fissurata.

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San Filippo Valverde

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Sito Etnanatura: San Filippo Valverde.

A farla edificare fu don Alvaro Paternò, signore della Contrada di San Gregorio, nel 1500 quale cappella nobiliare. Dal suo testamento, aperto nel 1525,apprendiamo direttamente dal Principe: “Item et peroki in dictu miu loco et vigna esistenti inla contrata di San Grigoli haiu factu hedificari et costruiri una cappella sub vocabulu Sancti philippi de agiron”. Con la costituzione del comune di Valverde venne inglobata nel territorio di quet’ultimo.

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Santa Maria Randazzo

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Sito Etnanatura: Santa Maria Randazzo.

L’attuale assetto della Basilica è il risultato di contributi architettonici che vanno dal XIII secolo fino al 1863 (rifacimento del Campanile), fino ancora ai restauri dei nostri giorni. Lungi dal creare dissonanze, i diversi apporti stilistici si sono fusi in modo armonico e unitario. All’esterno, interamente realizzato in neri blocchi di pietra lavica, oltre al campanile bicromo che svetta sulla facciata, movimentata da archetti, sculture e rosoni di arenaria, interessanti sono i due portali quattrocenteschi di nord e sud, quest’ultimo con bassorilievi scolpiti, e le absidi merlate, con alla sommità lo stemma marmoreo del paese.

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Castello di Maniace

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Sito Etnanatura: Castello di Maniace.

Il castello Maniace è uno dei più importanti monumenti del periodo svevo a Siracusa e uno tra i più noti castelli federiciani. Nel sito in cui sorge il castello dovettero quasi certamente esistere delle fortificazioni sin dai tempi dei Greci in quanto è strategicamente importante per la difesa del Porto Grande. È pertanto credibile la tesi che nel 1038 il comandante bizantino Giorgio Maniace, da cui il castello prende nome, abbia promosso la restaurazione o la costruzione di opere a difesa del porto di Ortigia nel corso della sua campagna militare. Qualche anno dopo gli arabi si impadronirono nuovamente di Siracusa e del maniero che tennero fino al 1087 quando furono sconfitti e cacciati dai Normanni.

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Colle san Mauro

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Sito Etnanatura: Colle san Mauro.

Il sito comprende cinque colli disposti a ventaglio sulle vallate dei fiumi Signore e Maroglio su cui si insediò un centro abitato dell’età del bronzo. Il centro indigeno venne occupato tra la fine del VII secolo a.C. da coloni greci che si dedicavano all’agricoltura e al commercio. Sul colle n.3 è stata ipotizzata la presenza dell’acropoli: vi si trova un ampio edificio, scoperto nel 1904 da Paolo Orsi. Si presenta diviso in due da un terrazzamento, costruito con blocchi e sfaldature irregolari di pietra locale, connessi da pietrame e terra.

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Necropoli piano Cannelle

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Sito Etnanatura: Necropoli piano Cannelle.

La necropoli di Piano Cannelle si sviluppò dall’età imperiale romana sino alla fine dell’età bizantina. La necropoli, messa in luce durante le campagne di scavo 2004-2011, rappresenta una porzione di una più vasta area cimiteriale che doveva estendersi verso sud-ovest, sino al sito di Castellazzo. Già scoperta da Paolo Orsi nei primi anni del ‘900, la necropoli fu oggetto di vari saccheggiamenti che ne hanno indebolito il valore di testimonianza diretta.

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