Grotta Campana

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Sito Etnanatura: Grotta Campana.

La grotta Campana è costituita da una galleria di scorrimento generatasi nelle lave dell’eruzione del 1669. Della cavità originale resta un troncone di circa venti metri, orientato nord-sud, che consente l’ingresso da entrambe le estremità. L’ingresso a sud presenta i ruderi di un antico ingresso in muratura mentre quello a nord è parzialmente occluso da due tratti di muro a secco. La volta nel tratto iniziale presenta una caratteristica forma a campana mentre nel resto della cavità è abbastanza regolare.

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Grotta delle Colombe 2

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Anche questa grotta, come molte altre, si è formata a seguito della disastrosa colata lavica del 1693. L’accesso alla grotta è difficoltoso e reso ancora più impervio per l’enorme quantità di spazzatura che soffoca il sito.

Sito Etnanatura: Grotta delle Colombe 2.

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Grotta della dinamite

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Anche la grotta della dinamite si forma a seguito della catastrofica eruzione del 1669. Il nome pare che sia dovuto ad un recente ritrovamento di alcuni candelotti di dinamite all’interno della cavità. Per la difficoltà e pericolosità del sito se ne sconsiglia la visita a personale non esperto.

Foto di Salvo Nicotra.

Sito Etnanatura: Grotta della dinamite.


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San Giovanni Siracusa

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Sito Etnanatura: San Giovanni Siracusa.

La chiesa di San Giovanni alle catacombe di Siracusa conserva ancora, tracce di quel fascino che spingeva i viaggiatori del ‘700 e dell’800 a visitarla. Per lungo tempo in questa chiesa è stata riconosciuta un’antica cattedrale di Siracusa, sorta in Acradina, extra moenia, nella regione delle Catacombe, nel luogo ove, secondo la tradizione, fu sepolto il protovescovo di Siracusa, san Marciano, martirizzato sotto Gallieno e Valeriano (metà del III secolo); recenti studi hanno però intaccato questa ipotesi.

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Grotta delle Fate

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Sito Etnanatura: Grotta delle Fate.

Trattasi di una galleria di scorrimento in lave molto antiche lunga circa 20 m. A metà del suo sviluppo presenta uno scivolo di lava a superficie unita. Il pavimento nel tratto iniziale è di terra e detriti, in quello mediano di blocchi ed in quello terminale di lava a superficie unita. La volta, alta al massimo 3.5 m si presenta notevolmente fissurata.

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Pista Altomontana

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Sito Etnanatura: Pista Altomontana.

La Pista Altomontana è uno sterrato che permette di circumnavigare l’Etna da ovest a Est. Inizia al Rifugio Brunek sulla Mareneve da Linguaglossa e finisce a Serra la Nave nei pressi dell’Osservatorio Astrofisico. L’unico tratto dell’Etna escluso dalla pista è la valle del Bove. La pista si sviluppa per 38 chilometri ad un’altitudine media di 1750 metri. Raggiunge la quota massima di 1939 metri e quella minima di 1346 metri.

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Leontinoi

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Parco Archeologico

Parco Archeologico

Preistoria

Il periodo antecedente la colonizzazione greca di Leontinoi è oscuro. Delle civiltà preelleniche rimangono i ritrovamenti nelle zone archeologiche, in particolare grotte murate e capanne del tipo italico. Popolazioni di varia origine avevano occupato le colline. Tra queste i Sicani. Essi passarono dall’Italia in Sicilia. Giunti sull’isola cacciarono i Sicani verso occidente. I Siculi si stanziarono sul colle di Metapiccola, dando origine ad un insediamento che gli studiosi hanno identificato con la mitica Xouthia. La loro economia si basava sull’agricoltura, ma anche sulla pesca e sul commercio, esercitato attraverso lo scalo di Castelluccio. Contemporaneamente, sui colli circostanti continuavano a vivere popoli indigeni, che sembrano aver mantenuto con i Siculi rapporti amichevoli e che continuarono ad occupare la stessa zona anche quando dei Siculi si persero le tracce. Sono queste le genti che i calcidesi trovano sul colle di San Mauro nel 729 a.C. o, come è più probabile, nel 751-750 a.C. (1)

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San Gaetano alla Grotta

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Sito Etnanatura: San Gaetano alla Grotta.

La prima chiesa, secondo la tradizione, fu edificata nel 262 (III secolo d. C.) dal quarto vescovo della città Sant’Everio e dedicata a Santa Maria di Betlem in una grotta lavica già usata come cisterna, e intitolata a Santa Maria. Il tempio si ingrandì probabilmente nel VII secolo, e forse in questo periodo sorse l’apogea chiesa di San Gaetano, a quel tempo forse intitolata a Santa Maria La Grotta. Nell’VIII secolo, con la conquista musulmana della Sicilia, la chiesa superiore viene demolita o, più probabilmente, abbandonata.

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Riconco di Liricio

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Sito Etnanatura: Riconco di Liricio.

Il termine dialettale riconco fa pensare che anche quest’anfratto, come tanti sull’Etna, sia legato a storie (leggende) di briganti che cercavano rifugio nelle grotte. Da un punto di vista geologico si tratta di una cavità legata a fenomeni clastici. E’ costituita da un unico vano suddiviso da un rudimentale muro a secco che delimita un terrazzamento.

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Grotta di Piano Cavoli

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Una delle tante grotte di scorrimento lavico dell’Etna. La grotta di Piano Cavoli però si distingue perché è fra le meno conosciute.

Foto di Salvo Nicotra.

Sito Etnanatura: Grotta di Piano Cavoli.

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