Galleria Pietra Barca

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09-06-2013 09-15-13Galleria artificiale in località Valle san Giacomo di accesso ad un pozzo per il rifornimento idrico di Zafferana Etnea.

Pagina Etnanatura: Galleria Pietra Barca.

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Pineta del Gelsomineto

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22-02-2015 11-57-17La pineta appartiene alla spiaggia chiamata dai cassibilesi “la Marchesa di Cassibile“. Si tratta di un’ampia vegetazione composta per lo più da pini, palme e limoneti. Se volete apprezzarne tutta la bellezza vi consigliamo di non visitarla d’estate quando è meta incontrollata di gitanti non sempre attenti alla bellezza del paesaggio.

Foto di Salvo Nicotra.

Sito Etnanatura: Pineta del Gelsomineto.

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Crateri sommitali

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12-12-2014 13-18-53I quattro crateri sommitali sono: la Voragine e la Bocca Nuova, che si sono formate all’interno del Cratere Centrale rispettivamente nel 1945 e 1968, il Cratere di Nord-Est, che esiste dal 1911 che è attualmente il punto più alto dell’Etna (3330 m), e infine il Cratere di Sud-Est, nato nel 1971, che recentemente è stato il più attivo dei quattro crateri. Questa configurazione contrasta notevolmente con quella di circa un secolo fa, quando in cima all’Etna si trovava il solo Cratere Centrale.

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Linguaglossa: le origini

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Riceviamo dall’amico Giuseppe Tizzone un articolo con una suggestiva ipotesi sulle antiche origini di Linguaglossa.

Accendo un cerino per far luce nella storia buia di Linguaglossa. Pur non avendo gli strumenti per ulteriori ricerche sul campo, esistono, a mio parere diversi elementi che lasciano supporre che una minoranza proveniente da Rodi si stanziò e formò un nucleo abitativo nell’odierna Linguaglossa, già a partire dal V secolo a.C. Dalle parole degli storici, ai ritrovamenti di reperti archeologici, fino a una scultura in cui sarebbe riconoscibile il mito di Ercole, ci sono parecchi elementi che possono suffragare l’ipotesi che Linguaglossa derivi dalla greca Ixia o Icsia.
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Cava Lineri

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05-03-2015 21-29-21La cava è stata scavata al margine della colata lavica del 1669, che nel tratto di interesse, sovrasta colate laviche comprese nell’intervallo temporale tra 15 ka e 3,9 Ka dall’attuale (Carta Geologica del Vulcano Etna). La cava, che non è stata topografata, ad una prima osservazione, sembra svilupparsi per una lunghezza di metri 200 e l’asse della stessa è rappresentato da una spezzata zigzagante, i cui segmenti hanno un orientamento ovest-est e sud-nord. Il dislivello tra l’ingresso e la fine della cavità sembra essere di circa 7-8 metri e segue il paleo suolo, ovvero il contatto tra la colata lavica del 1669 e quella sottostante. Continua a leggere

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Marinello

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01-03-2015 18-31-44La riserva naturale orientata Laghetti di Marinello è un’area protetta istituita nel 1998 e affidata in gestione alla provincia di Messina. Si estende su oltre 400 ettari. Il trasporto sulla costa di sabbia e ghiaia è dovuto all’approfondimento del fondale marino, dovuto all’azione, in questo caso, del Mar Tirreno. L’origine dei Laghetti Marinello è fatta risalire al 1877. Presenta diverse varietà di flora fra cui: hyparrhenia hirta (barboncino mediterraneo), helichrysum italicum (elicriso), ruppia maritima (fieno di mare), echinops spinosissimus (cardo-pallottola vischioso), dianthus rupicola (garofano delle rupi), brassica incana (cavolo biancastro), lonicera implexa (caprifoglio mediterraneo).

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Loreto

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07-02-2015 11-06-44La Chiesiola della B.ma Vergine S.Maria di Loreto fuori la citta’, situata un miglio distante, nel principio del Bosco in mezzo di alcune chiuse nominata di “Callozzo”, fu fondata dal proprietario di dette chiuse Giovanni Maccarrone, alias Callozzo, il quale per codicillo agli atti di Notar Stefano Mangano 2 settembre 1575, dispose che le dette chiuse e la Chiesa, seguita la morte del Rev. Sac. D. Abramo Grasso (la sepoltura è visibile nella Cattedrale) fossero amministrate dall’Opera della Luminaria del SS. Sacramento della Matrice chiesa di Jaci. Morto il Sac. Grasso il 04 marzo 1626, le dette chiuse la piccola Chiesa passarono all’amministrazione dei Rettori della Luminaria, i quali migliorarono la cultura delle terre e aumentarono il culto della Chiesa, ottenendo da Mons. Innocenzo massimo Vescovo di Catania di celebrare la festa della B.ma Vergine, la Chiesa in seguito acquistò singolare celebrità e i Rettori formarono un libro in cui tenevano registrati le grazie concesse ai devoti della B.ma Vergine –

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Borgo Rurale di Cassibile

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14-02-2015 18-08-22Il Borgo Rurale di Cassibile costituisce la parte più antica della località, ubdicato nella parte meridionale di Cassibile, esso un tempo al suo interno aveva di tutto: oltre alle case dei contadini, vi era la Chiesa, le stalle, i magazzini per gli attrezzi agricoli, i granai, i palmenti per uva, le olive e il grano e poi ancora varie opere fondiarie, locande e osterie, una caserma dei carabinieri per salvaguardare la sicurezza degli abitanti e un presidio medico-ospedaliero per far sì che si potesse salvaguardare anche la salute di coloro che abitavano questo borgo rurale. Venne elevata anche una torretta chiamata Torre del Marchese, la quale serviva per avvistare presunti pericoli per il borgo come per esempio le incursioni dei briganti, fenomeno che interessò tutto il Sud Italia nella seconda metà del 1800, nel tempo in cui scoppiarono le rivolte contro il neo-ufficializzato Regno d’Italia con sede sabauda a Torino.

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