L’evento del mese si verifica nelle notti dall’uno al tre con una congiunzione stretta fra Giove e Venere, ad Ovest di prima serata, nella costellazione dei Pesci.
MA merita attenzione anche il transito di Marte nella costellazione del Toro nelle vicinanze di Aldebaran e della magnifica costellazione di Orione. Più verso sud splende Sirio nel Cane Maggiore.
Nei primi giorni di Gennaio sarà ancora visibile la cometa C/2022 E3 (ZTF), altrimenti nota come “la cometa dei Neanderthal”, che raggiungerà il perigeo, cioè il punto più vicino al pianeta Terra, nella notte fra il 1 e il 2 Gennaio. La possiamo ritrovare a Nord fra l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore, leggermente più in alto, sotto Capella dell’Auriga. La luminosità è al limite della visibilità ad occhio nudo quindi un cielo senza inquinamento luminoso, lontano dalle grandi città, e un buon binocolo ci possono aiutare. La cometa ha un periodo di circa 50.000 anni pertanto sarà sicuramente l’ultima occasione per poterla osservare.
Chi ci segue lo avrà già capito ma noi abbiamo un predilezione per la costellazione di Orione: la più bella del cielo invernale. Poco più in basso staziona Sirio è la stella più brillante del cielo notturno settentrionale e una nostra “vicina di casa” si trova infatti a soli (si fa per dire) 8,6 anni luce da noi. Fa parte dell costellazione del Cane Maggiore, mentre Procione la ritroviamo nel Cane Minore (sono i cani che, per la mitologia, erano fedeli compagni dell’intrepido Orione). Sirio, con Procione e Betelgeuse (la stella alfa dell costellazione di Orione) formano il così detto Triangolo Invernale. Nella soggettiva classifica delle preferenze al secondo posto si classificano le Pleiadi, un ammasso aperto che ritroviamo quasi allo zenit nella costellazione del Toro dove si segnala Aldebaran: era una stella considerata fortunata, apportatrice di ricchezze e onori. Dal 3000 a.C. per i Persiani era considerata, insieme ad Antares, Regolo e Fomalhaut, una delle quattro “stelle regali”.
Un bentornata alla costellazione di Orione: la più bella fra le costellazione dell’emisfero boreale, così come Orione era il gigante più bello della mitologia greca. Ma la bellezza di Orione potrebbe essere esaltata, nei primi giorni del mese, dallo sciame delle Orionidi, meteore dovute alla cometa di Halley. Immancabili , a fianco del cacciatore Orione, i suoi cani: il Cane minore (con Procione) e il Cane Maggiore con la splendida Sirio.
L’amico Alfio Casella ci ha segnalato che nella notte fra il 28 e il 29 Ottobre si è assistito ad uno spettacolo inconsueto (almeno per le dimensioni e il numero degli avvistamenti). Il cielo è stato ripetutamente solcato da decine di “stelle cadenti”. Si tratta dello sciame meteorico delle Orionidi, visibile ad Est Sud-Est nella costellazione di Orione dopo la mezzanotte. La costellazione di Orione (sicuramente la più bella del cielo invernale) è facilmente riconoscibile per le tre stelle allineate (la cintura di Orione) alle quali si contrappongono Betelgeuse e Rigel. Anche questa sera ci aspettiamo che lo spettacolo possa ripetersi.
Etnanatura si associa al dolore delle famiglie dei due piloti morti per colpa di piromi criminali e assassini. Ci auguriamo che i responsabili siano individuati e puniti con estrema severità.
Domani 25 Ottobre si avrà un’eclissi parziale di Sole. In Sicilia l’eclissi inizierà verso le 11.30 per finire alle 13,20. Nella fase massima il sole sarà oscurato per il 22% il che non produrrà l’oscuramento del cielo ma solo una significativa diminuzione della luce solare.
ATTENZIONE l’eclissi non deve MAI essere osservata direttamente. Guardare il Sole, anche se per pochi secondi, può procurare GRAVI ed IRREPARABILI DANNI ALLA VISTA!!!!
Per seguire il fenomeno celeste in streaming, è possibile collegarsi alla diretta organizzata dall’INAF (Istituto Nazionale di AstroFisica). Sarà trasmessa sui canali YouTube e Facebook di EduInaf a partire dalle 11.15, per osservare l’eclissi con i telescopi di Bologna, Cagliari, Palermo, Roma e Trieste. La diretta in collegamento dalle sedi INAF continuerà fino alle 12.45.
A volte vi ho parlato dei numeri del nostro sito (www.etnanatura.it) e ve ne ho parlato, non lo nascondo, con un certo orgoglio. Etnanatura nel tempo ha raggiunto un numero ragguardevole di visitatori e la cosa, ovviamente, ci ripaga delle tante fatiche e del fatto che non abbiamo mai voluto monetizzare il nostro lavoro: infatti non accogliamo pubblicità a pagamento e non abbiamo nessuna forma di ritorno economico.
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