Le vergogne di Paternò

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Ponte_Barca_2_Dicembre_2012.JPGGià da tempo abbiamo denunciato lo stato miserrimo di assoluto degrado in cui versano tutti i siti naturalistici del comune di Paternò (vedi la pagina di etnanatura https://www.etnanatura.it/sentieri/cittagarbage.php?citta=Paterno). Oggi l’argomento viene ripreso da un articolo del giornale online Argo che riportiamo in calce che presenta il video denuncia di Emanuele Feltri riguardante l’oasi naturalistica Ponte Barca.

Link video: http://www.youtube.com/watch?v=Xqkw-UO8aLw

La ‘Terra negata’ di Emanuele Feltri

Copertoni, etenit, materiale edile, bracconieri, sversamenti inquinanti, campi incendiati per fare pascolo: benvenuti nell’Oasi di Ponte Barca, presentata da Emanuele Feltri nel video “Terra negata” di Agata Lo Monaco, Elisa Mastrosimone, Gian-Paolo Brex Sofia.
Siamo nel territorio di Paternò, in un’area che dovrebbe essere protetta, in quanto rifugio di uccelli migratori riconosciuti di importanza comunitaria.
Un’area abbandonata dallo Stato e lasciata nelle mani di famiglie mafiose che impongono il ‘pizzo’ della loro protezione, fanno affari con lo smaltimento illecito dei rifiuti (tre euro a copertone, tanto per dare un numero di riferimento), impediscono a chi vuole lavorare la terra in modo indipendente di portare avanti la propria attività, soprattutto se al rifiuto della protezione si accompagna la denuncia dell’illegalità.
Hanno infatti uno stampo sicuramente mafioso gli ‘avvertimenti’ ricevuti da Emanuele Feltri, prima i furti, poi le pecore uccise, la testa di una pecora decapitata lasciata davanti alla casa. Si aggiungono a questo le difficoltà oggettive dell’isolamento, la mancanza di una strada asfaltata e dell’allaccio della luce elettrica nonostante il contratto stipulato da più di un anno con l’Enel.
La presenza delle guardie forestali, più volte richiesta e promessa da Crocetta in persona, ha creato qualche aspettativa, ma è durata solo fino al 31 luglio.
Emanuele, tuttavia, non demorde. Vuole continuare la propria attività agricola proprio lì, a ‘Sciddicuni’, ampliarla con attività culturali e ripopolare la contrada facendo arrivare altri giovani e altri contadini con cui costituire una cooperativa agricola che realizzi la vendita diretta dei prodotti.
E’ già nata l’associazione ‘Difendiamo la Valle del Simeto‘ e un Coordinamento che ha anche una pagina Facebook. C’è anche il progetto di un ‘museo del contadino‘ che potrebbe diventare un luogo di seminari, dibattiti e proiezioni. Il recupero delle radici contadine viene considerato il punto di partenza per proiettarsi in avanti verso un’agricoltura alternativa, basata sul biologico, sugli orti sinergici, sull’attenzione al territorio e capace di creare occupazione.
Per prima cosa si provvederà al rifacimento della strada, l’antica ‘via del grano’, di cui sarà ripristinato lo sterrato, senza asfalto. E’ partita una raccolta fondi attraverso il sito www.valledelsimeto.it e la ricerca di una formula trasparente per la gestione delle somme disponibili.
Tutto questo, ed altro ancora, racconta Emanuele Feltri nel video Terra Negata.

Da Argo Catania

 

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Riapre la caccia: ritorna un rito barbarico

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TORTORA-033Domani in Sicilia si riapre la caccia. Contravvenendo alle direttive europee e alle regole di civiltà, nella nostra isola, dal primo settembre, si potranno cacciare non solo i conigli e le tortore, ma anche i colombacci. Il partito trasversale dei cacciatori ottiene così un’altra vittoria: una vittoria contro la natura e il fragile ecosistema dei siti siciliani. Ci siamo sempre chiesti quali motivazioni ancestrali possano indurre una persona di normale sensibilità a imbracciare un fucile e a devastare l’ecosistema assecondando gli istinti più barbari e retrivi, emulando, in maniera puerile, la guerra: una guerra che oltre ad essere insensata e inumana come tutte le guerre, in questo caso risulta anche vigliacca.

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Etna, un grande passo per l’umanità

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Giarrita_20091213 010Dopo la camminata no stop di 48 ore alla Città Universitaria dello scorso maggio, il quarantenne trekker catanese Rosario Catania torna in… pista. In particolare su quella altomontana dell’Etna per compiere, domani, giovedì 29, il periplo del vulcano ad alta quota, per una camminata lunga 100 km, da compiere in 24 ore.
Stavolta non sarà da solo, perché ad accompagnarlo ci sarà l’amico prof. Angelo Rapisarda, 63 anni, docente di Scienze naturali nel liceo scientifico “Boggio Lera” di Catania.
Entrambi cammineranno su pista naturale in trekking e nordic walking e gireranno intorno all’Etna per celebrare l’inserimento del vulcano nella “World natural heritage list dell’Unesco”.
“E’ un’impresa – spiega Rosario Catania – che vuole mettere in risalto le relazioni tra l’uomo e il paesaggio naturale che lo circonda, ripercorrendo gli elementi che hanno determinato taleimportante riconoscimento internazionale della nostra Montagna, dando risalto alle magnificenze del territorio etneo, camminando ininterrottamente per 24 ore in un contesto naturalistico meraviglioso, oggi tutelato in gran parte dal Dipartimento regionale azienda foreste demaniali e dal Parco dell’Etna”. Come nelle precedenti performance d’infaticabile camminatore, il trekker catanese sarà seguito da un team di ricercatori delle Università di Catania, Enna e Verona costituito da Fabio Galvano, Giovanni Li Volti, Donatella Di Corrado, Ignazio Barbagallo, Elisa Tricarichi e Anna Pedrinolla, studiosi che lo seguono da oltre un anno nelle sue incredibili camminate no stop. Egli, infatti, indosserà un holter metabolico e strumenti gps, al fine di monitorare i parametri vitali di un soggetto sottoposto ad attività psico-fisica prolungata. La preparazione atletica di Rosario è curata da Rosario Costanzo, istruttore della Scuola italiana di Nordic walking, e dal team dell’Indoorclub di Mascalucia, Mirko Gianfreda e Giovanni Meli, in una struttura multifunzionale che abbina perfettamente le esigenze di preparazione per lo svolgimento di attività sportive endurance.
L’impresa è patrocinata da dal Parco dell’Etna, Dipartimento regionale Azienda foreste demaniali, Comune di Mascalucia, Club Alpino Italiano Regione Sicilia e ha come partner l’Asi Ambiente, Etnaworld Portale Natura, ST Catania Site, associazione Stelle e Ambiente, Guya Trekking, Camminare Rivista, Scuola italiana nordic walking Catania, Indoorclub palestre Mascalucia, Associazione Culturale SaFiRo.
La partenza avverrà alle 6 di domani dal sentiero natura “Monte Nero degli Zappini”, con percorrenza antioraria. Rosario Catania e Angelo Rapisarda dovrebbero impiegare 24 ore per percorrere i circa 100 km del tracciato, che si sviluppa a un’altitudine tra 726 e 2.115 metri s. l. m., con una pendenza media del 6.1%, camminando a una velocità media di 4,2 km/h. Punti di intercettazione dei due trekker e soste brevi sono previste nell’area di partenza funivia dell’Etna presso il rifugio Sapienza (ore 7,30), all’ingresso della Scalazza (ore 11), a Piano dell’Acqua (ore 13), al rifugio di Piano Bello (ore 14,30), al rifugio Citelli (ore 17,30), al rifugio Timparossa (ore 20), al rifugio Monte Spagnolo (ore 23), al rifugio Monte Scavo (ore 2 di venerdì 20 agosto), al rifugio Monte Palestra (ore 3,30), al rifugio Galvarina (ore 4,30).
Giuseppe Sperlinga
Da “La Sicilia”

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Il castello Saraceno di Taormina

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19-08-2013 09-36-48Sulla cima di una Rocca del monte Tauro, accessibile sia con un percorso pedonale (che vi consigliamo) che in auto, si trova il castello Saraceno di Taormina che la tradizione vuole sia stato costruito dagli arabi. Sicuramente la zona costituì l’acropoli inferiore di Taormina (quella superiore si trovava presso l’attuale Castelmola). Probabilmente il castello costituì per gli arabi l’ultimo baluardo di difesa quando furono attaccati dai normanni nel 1079. Durante il regno di Federico II il castello fu affidato ad un nobile castellano. Quasi alla fine del percorso, aggrappata su uno sperone di roccia, ritrovate la chiesa della Madonna della Rocca, scavata nel XII secolo all’interno di una grotta e poi ricostruita nel 1600.
Un problema? Arrivati in cima vi accorgete che il castello è inaccessibile (ma questo è un destino condiviso con molti beni culturali siciliani!): per fortuna gli splendidi panorami che spaziano dalle calabrie, per il golfo di Taormina fino all’Etna, vi avranno ripagato della delusione.

Sito Castello Saraceno
Sito Madonna della Rocca

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Un’altra Taormina

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19-08-2013 11-19-55Dal teatro greco di Taormina all’Isola Bella lungo un sentiero pedonale non da tutti conosciuto e dal panorama incantevole. Lungo il percorso incontrerete la villa comunale di Taormina, originariamente parco dell’abitazione di Lady Florence Trevelyan, nobildonna inglese cugina della regina Vittoria, che visse a Taormina dal 1884, e le catacombe.

 

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Il petrolio mi sta stretto

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layout_wwf_trivelle_11_03 (1)Dove tutte le navi passano, dove tutti i pescatori pescano, lo Stato Italiano vorrebbe trasformare il tragitto, da libero qual è, ad una corsa ad ostacoli.

L’Italia è il paese di navigatori, poeti e santi. Riguardo ai navigatori, le pagine di cronaca dei nostri quotidiani ci confermano che il settore della navigazione non sforna più illustri nocchieri. Come poeti siamo insuperabili, basti pensare che il petrolio si “coltiva” e gli impianti si dicono di “coltivazione”. Riguardo ai santi … non ci rimane che affidarci a loro in caso le coltivazioni vadano male.

Segui e diffondi la nostra campagna e aiutaci a dire no alle trivellazioni nel Canale di Sicilia.

Marco Costantini, Responsabile Mare WWF Italia

Per firmare l’appello clicca qui.

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Piana delle ficarre

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Porta_dei_Saraceni_12-08-2013 11-13-07A dispetto del nome, Piana della ficarra è una ripida mulattiera che collega Taormina a Castelmola. Secondo un’antica tradizione sarebbe stata usata dai Saraceni, comandati dall’Emiro Ibrahim-Ibn-Ahmed, per entrare e assediare Taormina nel 902. Vi proponiamo una variante che permette di raggiungere Taormina dal mare di Schisò per poi continuare verso Castelmola, al ritorno dal Belvedere di Taormina potete percorrere il sentiero dei pescatori che presenta un panorama mozzafiato sull’isola Bella. Lungo il sentiero potete visitare il sito archeologico di Cocolonazzo di Mola, una necropoli protostorica a “grotticella artificiale” del X-VII sec. A. C., di notevole importanza per la conoscenza degli insediamenti abitativi arcaici antecedenti la colonizzazione greca. Quindi incontrerete la porta dei Saraceni, splendido arco che ricorda l’assedio saraceno, ancora più in alto incontrate un secondo arco medioevale, probabile cappella votiva. Quasi alla fine del sentiero si trova la piccola chiesa di san Biagio, la più antica del comprensorio taorminese, aggrappata ad uno sperone di roccia, dal quale si ammira tutto il golfo di Taormina, l’Etna e, nelle giornate limpide, la Calabria.

Sentiero Piana della Ficarra

Sentiero via dei pescatori

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Per i nostri fratelli

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091540151-dbad9494-8f6a-4fc4-93d1-441377a6a937Il 10 Agosto, alla Plaia di Catania, sono morti annegati sei ragazzi che tentavano di sfuggire alla fame, alla povertà ed alla guerra. La città di Catania ha proclamato per mercoledì 13 Agosto il lutto cittadino. Siamo coscienti che è necessario manifestare un forte segnale di solidarietà umana, di partecipazione e di condivisione in un mondo che si chiude egoisticamente su se stesso. Nel nostro piccolo, in adesione alla giornata di lutto, mercoledì 13 Agosto non pubblicheremo niente sul sito di etnanatura e sui social network collegati.

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Inviateci i vostri sentieri

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Eruzione_2002_20110828 020Etnanatura è lieta di accogliere e pubblicare nuovi sentieri proposti dai visitatori del sito.
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Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci all’indirizzo email info@etnanatura.it

 

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I numeri di Etnanatura

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numeriHo sempre pensato che i numeri siano importanti. Dietro ad ognuno di essi spesso si nascondono la fatica, la passione e l’impegno. Ed è per questo che vi voglio presentare i numeri del sito www.etnanatura.it sperando che ciò possa invogliarvi a visitare con assiduità il “nostro” sito.
Ad oggi nel sito trovate 255 sentieri con indicazioni e mappe nei vari

statistiche

formati, 250 luoghi catalogati, 53 paesi dell’Etna e 16 suddivisioni tipologiche. Ritrovate ancora 392 link a sentieri proposti da altri siti.

Ed ancora: 395 piante e fiori catalogati, 16.259 foto, etc etc.
Oggi, alle 19.00, abbiamo avuto 3.122 persone che hanno visitato le pagine di etnanatura, che portano il totale del mese di Luglio a più di 62.000 visitatori e dell’anno 2013 a più di 340.000. Il totale dei visitatori di etnanatura (per lo meno da quando abbiamo iniziato la “conta”) ammonta a più di 1.180.000 persone.
Per avere i numeri in tempo reale potete cliccare sul seguente link:
https://www.etnanatura.it/statistiche.php

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