I siti più visitati del 2020

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Inizia un nuovo anno ed è tempo di statistiche. Vi vogliamo presentare i siti di Etnanatura che nel 2020 hanno avuto più visite

Al primo posto (con 7683 visite) si posiziona il Rifugio Timparossa (vedi) .

Il rifugio si trova nell’omonima collina di Timparossa sul sentiero che da monte Nero porta alla grotta dei Lamponi. Deve la sua fama al fatto che è sempre fruibile ed è tenuto in buono stato, inoltre la faggeta di Timparossa, soprattutto d’autunno quando le foglie si macchiano di sangue, è veramente affascinante.

 

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Grotta del labirinto

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Sito Etnanatura: Grotta del labirinto.

A circa 400 metri dopo la grotta dei Lamponi, salendo dal sentiero che conduce alla grotta del Gelo a ovest di esso, troviamo la grotta del labirinto, a quota 1756 s.l.m. con uno sviluppo di 320 m., una condotta nata dalla famosa eruzione del 1614-24 una cavitá piú superficiale e meno profonda dalle altre grotte: Diavolo, Lago, Gelo, Aci, ecc…ecc. piú piccola e intricante la rende un complesso speleo vulcanologico di notevole interesse.

 

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Grotta del Faggio

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Sito Etnanatura: Grotta del faggio.

La grotta si é formata a seguito delle colate laviche del 1614. L’eruzione dell’Etna del 1614-1624 costituisce l’eruzione piú lunga del periodo storico. Avvenne sul versante settentrionale del vulcano formando il vasto campo lavico denominato “Sciara del Follone”.

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Scifì

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Sito Etnanatura: Scifì.

Nel 1987 a Scifí durante alcuni scavi effettuati poco prima dell’arrivo in paese, nei pressi del cimitero cittadino, si notarono alcuni segni del passato sepolto ormai da quasi un millennio di sedimenti. La storia vuole ricondurre a questi resti del passato l’antico monastero dei santi apostoli Pietro e Paolo d’Agró. L’attuale monastero dei Santi Apostoli Pietro e Paolo D’Agró infatti, fatto “ricostruire” dai Normanni nel XII secolo, all’origine si trovava sulla sponda destra della fiumara, proprio dove é sorto Scifí.

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Val Calanna

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Sito Etnanatura: Monte Calanna.

La Val Calanna è un’ampia conca che si trova sul versante orientale dell’edificio vulcanico dell’Etna, all’interno dell’area protetta del Parco dell’Etna, nel comune di Zafferana Etnea. La Val Calanna si è formata a seguito della coalescenza di caldere e dal collasso dei cosiddetti Centri Eruttivi Alcalini Antichi, primordiali edifici vulcanici. Il più evidente segno morfologico di questo processo di sprofondamento è rappresentato dal Salto della Giumenta, un dislivello altimetrico perpendicolare che separa la Val Calanna dalla Valle del Bove, successivamente attenuato nella sua pendenza dalle lave dell’eruzione etnea del 1991-‘93. Tra gli Antichi Centri Eruttivi si annoverano il Trifoglietto I, il Trifoglietto II e il Calanna; proprio dai prodotti piroclastici di quest’ultimo, che doveva trovarsi ad est dell’attuale Val Calanna, si formò il Monte Calanna (1325 m s.l.m.). La Val Calanna è lunga 3 chilometri e larga due chilometri; è delimitata a sud dal Monte Fior di Cosimo, che la divide dalla Valle San Giacomo, a nord dal Monte Calanna, ad ovest dal Salto della Giumenta, che la separa dalla Valle del Bove, e a est dalle colate laviche del 1950-’51.

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Grotta Piano Noce

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Sito Etnanatura: Grotta Piano Noce.

Si tratta di una grotta antica a forma di cunicolo significativamente lunga.

 

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Bocche di Santoro

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Sito Etnanatura: Bocche di Santoro.

Data cruciale per la storia di Mascali é quella del 6 novembre del 1928, ricorrenza di San Leonardo, ancora oggi protettore della cittá, quando la lava dell’Etna, fuoriuscita da una bocca apertasi ad appena 1150 m di quota, incanalandosi nel torrente Pietrafucile che attraversava l’abitato, seppellí Mascali per intero lasciandone integra solo una piccola porzione periferica, l’odierna frazione di Sant’Antonino.
Wikipedia

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Grotte del Ginnasio

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Sito Etnanatura: Grotte del Ginnasio.

Il ginnasio é un ambiente scavato nella roccia di etá ellenistico-romana e riportato alla luce solo di recente. Esso é costituito da due sale comunicanti e corredate di sedili laterali. La stanza sulla destra presenta una parete franata ed é dotata di vasche per abluzioni. L’ambiente di sinistra é il meglio conservato nonchè il piú interessante. In esso si notano ancora delle incisioni in greco che designavano i posti a sedere. In corrispondenza delle lettere PRE si indicavano i posti degli anziani, presbyteroi. sotto la scritta NEO i giovani o neoteroi. L’ambiente probabilmente veniva utilizzato come aula assembleare in cui la comunitá si ritrovava.
Fonte Wikipedia

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Tempio di Apollo Siracusa

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Sito Etnanatura: Tempio di Apollo.

«…Bisogna adesso per ritrovare questo famoso tempio, il primo che sia stato innalzato a Siracusa, penetrare nella camera di un privato di nome Danieli, via Resalibra, dove nello spazio tra il letto ed il muro, ci sono ancora due capitelli sui loro fusti, che sono stati intaccati per ingrandire la stanza. Le colonne sono sotterrate per piú di metá della loro altezza e sono talmente vicine l’una all’altra, che i capitelli non hanno che qualche pollice di distacco. Nel procedere ad alcune riparazioni e scavando una cisterna il proprietario ha trovato altri due fusti di colonne, l’una dell’angolo e l’altra del lato occidentale…»
(Dominique Vivant Denon, Voyage en Sicile, 1788)

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Pietro e Paolo Castiglione

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Sito Etnanatura: Pietro e Paolo Castiglione.

Mostra come elemento originario della sua costruzione la parte absidale e il poderoso torrione in conci di lava e arenaria locale che, con la sua fascia di archetti pensili tubolari e di formelle floreali disordinatamente sparse sulle pareti, ci testimoniano il tempo della sua costruzione che va dal periodo normanno al primo dell’etá sveva, sebbene una lapide, ormai scomparsa e dettagli storici locali, portava la data 1105. Molti benefattori si sono prodigati nel corso dei secoli per arricchire la Matrice di oggetti preziosi, arredi sacri, paramenti ed opere d’arte. Entrando dalla porta principale balzano subito agli occhi quattro tele di grandi dimensioni, poste sugli altari laterali.

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