In contrada Castellitto si trovano i resti di una villa romana con pavimenti a mosaico. La villa, costruita in età repubblicana (II sec. a.C.), fu abitata fino in età tardo-antica. La zona indagata, composta da alcuni ambienti e da un piccolo impianto termale, costituisce solo una parte della “Pars urbana”, cioè la residenza del dominus quando questi soggiornava nei suoi latifondi.
Archivi autore: camillobella
Fortino Fleri
Nel XVII secolo Messina era una fiorente città portuale, situata in una posizione strategica da un punto di vista geo-politico ed economico. I privilegi politico-economici goduti dalla città di peloritana erano causa di contrasti con altre città siciliane, soprattutto Palermo; i nobili palermitani, verso il 1610, riuscirono a convincere la Corona di Spagna a revocare alcuni dei sopradetti privilegi. Messina invece chiedeva fosse sede del vicerè di Sicilia. Inoltre, tra il 1646 ed il 1656 si verificarono a Messina e, in generale nel Meridione d’Italia, alcune carestie e pestilenze che peggiorarono le condizioni di vita del popolo messinese.
Rifugio Margio Salice
Il rifugio Margio Salice è nato da un’antica masseria oggi gestita dall’azienda Demaniale Foreste Regionali è adibita ad area attrezzata ed a rifugio per attività escursionistiche.
Palazzo Beneventano
L’edificio è fra i più importanti della città di Lentini, non solo per la sua grandezza e per il suo sfarzo, ma anche per i personaggi che ne erano i proprietari e per coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione. Due furono i protagonisti del compimento di quest’opera, il barone Giuseppe Luigi Beneventano e l’Architetto Carlo Sada, che modificarono e ingrandirono l’edificio “a sontuosa villa meglio confacente nello stile ad una villa Baronale”. Siamo alla fine del XIX secolo, il periodo della rinascita del Palazzo, che ancora oggi è una testimonianza di molti secoli di storia della Città di Lentini. Nato a Carlentini il 13 novembre 1840 da una famiglia nobilissima, i suoi avi furono Principi alla corte di Federico II di Svevia, Giuseppe Luigi Beneventano fu Consigliere comunale e Sindaco e Senatore del Regno.
Serra la Nave
Vi proponiamo una facile escursione che presenta alcuni aspetti sicuramente interessanti. Il percorso inizia in località Serra la Nave da dove imboccherete il sentiero per il rifugio Galvarina che però abbandonerete quasi subito svoltando a destra dopo il rifugio Milia. Sulla sinistra incontrerete delle cave che nel 1983 furono utilizzate per l’estrazione di materiale per la costruzione degli sbarramenti, per tentare di arginare il corso di una colata lavica.
Pietra Perciata
Sulle pietre, un po’ come per le nubi, ognuno di noi riesce a leggere immagini fantastiche, complici il vento, l’acqua piovana e il tempo che si divertono a scolpire sculture immaginifiche. E’ quello che avviene nel promontorio di Pietra Perciata a Centuripe.
Foto di Salvo Nicotra.
Sito Etnanatura: Pietra Perciata.
Castello di Pentefur
Tra mito, leggenda e storia. Il castello Pentefur si trova su uno dei due colli su cui sorge l’abitato di Savoca, in provincia di Messina in Sicilia. Il Maniero occupa il pianoro sulla sommità dell’omonimo colle; edificato in posizione strategico-difensiva, ha la base di forma trapezoidale. È ridotto ormai a pochi ruderi, consistenti in ampi tratti della cinta muraria merlata e dotata di feritoie, in alcune cisterne e nei resti di un mastio quadrangolare. Detto mastio era a due elevazioni, su un’area di 350 metri quadrati, sito nella parte più alta del pianoro, al suo interno sono ancora visibili le tracce di una ripartizione in diversi ambienti e una piccola porzione della pavimentazione.
Grotta dei Santi
E’ impossibile districare dalla matassa aggrovigliata dai fili della storia, della religione e della leggenda, la verità sulla vita dei santi Alfio, Filadelfo e Cirino. Leggenda vuole che la loro ultima prigione fosse a Lentini dove ancor oggi ritroviamo la Grotta dei Santi.
Sulla vita di Alfio, Filadelfo e Cirino riportiamo il racconto che ne fa il prof. Davide Gullotta sulla pagina Facebook “Ti cuntu“.
Nel 250, l’imperatore Decio emanò un editto secondo cui ogni persona doveva effettuare un sacrificio alle divinità della Religione romana; il rifiuto avrebbe significato il rifiuto di sottomettersi all’impero e la pena sarebbe stata la condanna a morte.
Etna X Emergency
Il gruppo Emergency di Catania, il sito www.etnanatura.it e l’associazione Etnatura organizzano, dal 2 all’8 Maggio una settimana di eventi, che spazieranno dalla Musica al Teatro, dalle Visite guidate a carattere Storico-Culturale per Catania alle Escursioni Naturalistiche sull’Etna, dagli Spettacoli di Buskers ai Laboratori ludico-naturalistici per bambini, fino alla visita dell’Osservatorio Astrofisico di Catania, col duplice obiettivo di diffondere una cultura di Pace e Tutela dei Diritti Umani e di raccogliere fondi per Emergency.
25 Aprile
In occasione del 25 Aprile riproponiamo l’articolo, pubblicato il 18/08/1945 sul giornale “Il Partigiano” di Genova, dal giornalista catanese Igor Man storico inviato della “Stampa”.
La scintilla che accese la fiamma grande della insurrezione armata sprizzò nell’Isola del Sole e, precisamente, a Catania.
I tedeschi sentivano ormai che per loro era finita. Consapevoli della sorte che li attendeva, belve in gabbia sfogavano i loro istinti abbandonandosi ad atti di vi1enza contro « die sizilieniseken kamaraden» rei d’aver gridato la loro esultanza per la caduta del fascismo.
Ci furono, il 25 luglio, in Sicilia, pur nella foscaggine dell’ora , manifestazioni d’entusiasmo severo, tragico. Le dimostrazioni antifasciste avevano sapore di sangue e la gioia sapeva di lacrimare. I cortei erano guidati da uomini e donne laceri, scalzi, affamati che la cieca guerra voluta da Mussolini aveva privato delle case, dei parenti, di tutto. In questa atmosfera avvenne l’episodio per il quale e da cui iniziò l’insurrezione armata e aperta.